In mattinata era arrivata la notizia che il Prodotto Interno Lordo italiano nel 2015 veniva affiancato dal segno ‘più’ dopo tre anni consecutivi in cui compariva quello ‘meno’. In serata è arrivata un’altra notizia che fa ben sperare per la ripresa del settore automobilistico che negli anni scorsi aveva fatto registrare cali significativi in termini di vendite. Nel mese appena trascorso ha visto un aumento significativo in termini di immatricolazioni: un totale di 172.240 immatricolazioni, che vuol dire +27,3% rispetto a febbraio 2015.

Boom Fiat-Chrysler

Analizzando esclusivamente il gruppo FCA (FIAT Chrysler Automobiles) – impegnato ad espandere la sua offerta di veicoli – i dati di gennaio fanno esultare Marchionne e colleghi: +32,2% di immatricolazioni su base annua. Uscendo dai confini nazionali, FCA registra un’ottima performance anche negli Stati Uniti, dove chiude il mese di febbraio a +12%. I dati odierni hanno portato il costo delle azioni FCA di Piazza Affari a raggiungere quota 6,68 euro, ovvero un incremento del 5,28 per cento.

C’è da dire che il dato positivo è in parte spiegabile tenendo conto di alcuni eventi particolari: a partire dal giorno lavorativo in più del 29 febbraio, passando dalle forti promozioni commerciali e, per finire, tramite il contributo fondamentale che arriva dalle auto a noleggio.

Da considerare in tal senso è anche il drastico calo dei prezzi del carburante, che ha portato più gente a ‘riprendere’ l’automobile.

I quattro modelli di auto più venduti nel mese appena trascorso in Italia sono: Panda, Ypsilon, 500 e 500L. Tra i marchi di proprietà del gruppo FCA è Jeep ad occupare il gradino più alto del podio, grazie ad un incremento del 47,7% in termini di vendite su base annua. Un altro dettaglio che fa sorridere l’economia italiana è che la ‘Renegade’, il secondo modello più venduto per quanto riguarda le auto di grandi dimensioni, è prodotto a Melfi. Così come la 500X, il modello ‘big’ più venduto in assoluto nel mese di febbraio in Italia.

Va relativamente male all’Alfa Romeo, che aumenta le immatricolazioni ‘solo’ del 7,75%.

C’è da dire che la Giulia è appena entrata in produzione e che, in assenza di nuovi modelli, era quasi scontata una crescita non significativa del marchio in questione.

Bene anche i marchi esteri

Capitolo straniere: possono sorridere anche tante case automobilistiche non Italiane. Molto bene la Volkswagen che, nonostante le recenti polemiche, cresce del 30 per cento. Anche l’altra tedesca, l’Audi, ottiene un risultato eccellente: +36%. Un mese positivo anche per Opel (+25), Skoda (+36), Mercedes (+31), Smart (+35), BMW (+23) e Mini (+22%). Infine, dati positivi ma sotto le aspettative per Renault (+19) e Dacia (+21%).