Dopola seconda guerra mondiale, i Padri costituenti decisero di donare al proprio paese un sistema che garantisse una serie di equilibri, i quali recentementesono stati molto spesso, purtroppo, messi in discussione.

Ladivisione dei poteri fra gli organi costituzionali, legislativo, esecutivo egiudiziario, rispettivamente affidati al Parlamento, al Governo e allamagistratura, nonché i poteri di controllo preventivo e successivo sullaformazione delle leggi, affidati rispettivamente al Presidente della Repubblicae alla Corte Costituzionale, avevano come obiettivo quello di evitare unaconcentrazione dei poteri che già era stata molto pericolosa negli anniimmediatamente precedenti.

Pertutti questi motivi, mi sembra abbastanza chiaro che l'unico sistema elettoraleche può essere applicato in un sistema così organizzato è quello proporzionale: questo sistema è spessoaccusato di creare instabilità costituzionale sia perché, garantendo i partitiminori, consegna loro la possibilità di condizionare i governi in misura benmaggiore del proprio reale peso elettorale, sia perché, a causa dell'alta frammentazione,le maggioranze sono spesso assai risicate e quindi non garantiscono lastabilità del Governo.

Seppurcon una soglia di sbarramento, questo sistema è stato attuato e considerato ilcolpevole della discontinuità del sistema governativo fino al 1993: il fatto èche, però, dal 2006 in Italia viene utilizzato per l'elezione della Camera un sistema maggioritario plurinominale,applicato a un collegio unico nazionale: il partito o la coalizione che ottienela maggioranza relativa dei voti (anche soltanto per un voto) ha diritto al 55%dei seggi (a meno che non gliene spettino ancora di più su base proporzionale).

Questocomporta nient'altro che una concentrazionedi potere a favore di una maggioranza che non necessariamente ha ottenutouna maggioranza assoluta a livello democratico, ma che poi mette in pratica ilproprio operato come se in effetti tale potere fosse stato ad essa conferitodal corpo elettorale.

Naturalmente,esistono altri tipi cosiddetti misti di sistemi a livello elettorale, manessuno di questi, oltre al proporzionale, potrà essere tanto antico quanto ilpiù adeguato in un Paese basato sulla necessità degli equilibri istituzionali equindi anche sulla proporzionalità assoluta dei seggi assegnati in base ai votiottenuti.

Tuttoquesto non garantirà la stabilità di Governo, ma di certo garantirà larappresentanza di un popolo, che oggi come non mai, sente il bisogno diritrovare uno stretto legame con la propria classe politica e con il proprioPaese.