Italiani popolo di risparmiatori, ma anche popolo che delmattone e della pensione han fatto sempre i due pilastri portanti della loroesistenza.

La crisi colpisce anche le uniche certezze su cui contavamo.Il 2013 appena iniziato sarà l'anno in cui si paleserà la verità sulle certezzesu cui abbiamo costruito una nazione e un vivere sociale. Gli obiettivi per lefuture generazioni sono radicalmente cambiati per il mutare della congiunturaeconomica e dalle scelte governative degli ultimi 10 anni.

In primo piano le pensioni: com'è noto, la rivalutazionedel versato si calcola in base all'andamento di crescita del nostro PIL, e seconfermate le stime del Fondo Monetario Internazionale, con una decrescitaper il 2013 dell'1%, tutto questo avrà impatto negativo sui contributi versati.

Chi lavora si vedrà restituire meno di quanto versato all'enteprevidenziale che è il primo pilastro del futuro di un lavoratore, visto che icontributi si rivalutano per la media mobile del Pil nominale degli ultimi 5anni, incluso il disastroso 2009 (-5,9%). E la media negativa impatta sututto il montate accumulato.

Sarebbe una mossa intelligente quella di inserire la clausola di salvaguardia del tasso dirivalutazione. Cosa gradita a chi lavora e dovrà percepire meno di quantofaticato per oltre 40 anni, e di sicuro potrebbe essere di aiuto allegenerazioni future dopo avergli tolto la sicurezza del lavoro.

Il mattone, infine, è il bene rifugio del popolo italiano.Sicurezza e solidità per le generazioni a venire.

Il bene per eccellenza checome prassi voleva, si rivalutava e dava speranza per il futuro. Ma non avevamofatto i conti con la crisi, l'IMU e la svalutazione immobiliare che ormaiperdura da un quinquennio. Dopo il clamoroso -4% del 2012, quest'anno siprospetta un ulteriore calo del 1,6% nel 2013. Il mutuo, il valore del bene cheanni fa abbiamo acquistato ad oggi, se dovessimo venderlo per necessità, cifrutterebbe molto meno di quanto investito, sempre avendo la fortuna di trovareun compratore. Una solida montagna d'oro si sta trasformando pereffetto della finanza speculativa un grande pugno di polvere.