I numeri del flusso migratorio sono a livelli quasi insostenibile per il sistema Europa. Ogni nazione ha i propri interessi all’accoglienza incondizionata (come in Italia) e alla chiusura totale dei confini, passando per la selezione dei cervelli come succede in Germania. Ma l’immigrazione non è solo un flusso interminabile di persone, disperati che scappano da situazioni economiche e di guerra disastrose, è anche un flusso di miliardi di euro che irrorano le casse degli Stati. Per l’Italia il flusso di migranti è un vero e proprio toccasana per le casse dello Stato e per quelle dei politici.

Le opposizioni, che erano al Governo anni addietro, attaccano sul fronte dei costi dell’immigrazione e sul tema della sicurezza per i cittadini, ma quanto sia veramente oneroso il flusso dei migranti è ancora tutto da verificare con i numeri della ragioneria dello Stato. Facendo un rapido conto, come ha rilevato Repubblica, “nel 2015 l’Italia spenderà più di un miliardo di euro per accogliere i migranti. È il record assoluto. Sono 400 milioni in più dello scorso anno, 500 rispetto al 2013“.

Immigrati, costi e benefici in soldoni

Chi ci guadagna per primo con il fenomeno migratorio è il mondo della criminalità che, senza alcuna vergogna, sfrutta gli ultimi risparmi di queste persone per lasciarli andare verso la morte in barconi fatiscenti.

Il ricavo degli scafisti varia dai 1000 ai 2000 euro a clandestino. Se li moltiplichiamo per il numero record di migranti, il conto è fatto.

Ma dall’altra sponda c’è qualcuno che li attende e che già si sfrega le mani per l'alto numero di migranti in arrivo. L’Italia, come ha detto la Merkel, è troppo lenta nell’identificazione e catalogazione di costoro.

Il motivo risiede nelle commissioni territoriali nominate dal Ministero dell’Interno che operano e dipendono dalle prefetture, le quali sono commissioni territoriali nominate dalla politica, per cui più lenta è la commissione, più ne avremo bisogno di nominarne altre. Ad oggi ci sono ben 40 Commissioni Territoriali, senza contare il flusso di miliardi di euro in arrivo dalle Istituzioni Europee per far fronte ad un’emergenza che ormai è diventata una normalità.

Saldo positivo per le casse dello Stato

È la Fondazione Leone Moressa su dati Istat e Ministero delle Finanze che ci mostra la fotografia positiva delle casse dello Stato. Il saldo, infatti, sarebbe di 3,9 miliardi di euro. Sono ormai 2,3 milioni gli stranieri occupati nel nostro Paese su un totale di 4 milioni di residenti in Italia, che forniscono un reddito dichiarato pari a circa 26 miliardi di euro, cui corrisponde un gettito Irpef pari a circa 4,9 miliardi di euro. Ma non è solo questo ad "ingrassare" il Tesoro, dato che ci dobbiamo aggiungere le imposte derivate dai consumi, carburanti, lotterie e anche il gettito per la loro regolarizzazione e per la loro futura pensione. Giungiamo, così, alla cifra di 16,5 miliardi di euro derivanti dagli stranieri.

Il totale del gettito fiscale diretto si attesta a 7,6 miliardi di euro versati nel 2012 dagli stranieri, che corrispondono all’1,8% della cifra totale delle entrate dello Stato pari a 423,9 miliardi di euro. Con le somme che la Fondazione ha calcolato, l'Italia può contare su 7.050 euro d’incasso per ogni migrante regolarizzato.