Il 24 e 25 febbraio si sono svolte in Italia le elezioni per eleggere i presidenti di Camera e Senato della Repubblica. Il risultato però non è andato come avevano previsto i nostri politici; infatti, nessuno dei candidati in gara è riuscito ad ottenere una piena maggioranza.

L' Italia si trovava in una situazione di crisi economica già prima delle consultazioni elettorali, ma non sembra che i risultati elettorali porteranno ad un rinnovamento, in quanto i tre " vincitori " difficilmente riusciranno a raggiungere un accordo stabile per governare al meglio il paese.

Dal canto suo Bersani sembra voler provare ad accordarsi sia con i grillini che con i berlusconiani, ma i primi non sembrano essere convinti a stringere alleanze, mentre il pdl ha un altro tipo di programma, che poco si adatta a quello del Partito Democratico.

Quello che i nostri cari politici non riescono a capire è che nel nostro paese di zuffe tra parlamentari non ne può davvero più. L' Italia ha bisogno di riforme serie che portino a dei risvolti positivi per il paese, non di sentire persone che si attaccano tra di loro.

Il percorso è instabile adesso: se non riusciranno a mettersi d' accordo si dovrà infatti ricorrere alle urne nuovamente. La cosa migliore sarebbe ricorrere nuovamente alle urne per decidere tra i tre candidati Pierluigi Bersani, Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, chi sia effettivamente quello che merita di ottenere la piena maggioranza.

Bisogna ricordarsi anche, che non tutti gli italiani sono andati alle urne, molti pensando di cambiare la situazione o forse di protestare in questo modo. Quello che queste persone però devono ricordare è che non è così che la situazione cambierà. Infatti votare è un diritto che gli italiani hanno conquistato lavorando duramente e soprattutto subendo in passato varie forme di monarchia, e allora non erano davvero in grado di poter cambiare le cose.

Quindi alle prossime elezioni ricordatevi in ogni caso di esprimere le vostre preferenze, comunque e in ogni caso, perché andare a votare, forse non cambierà la politica italiana o i politici, ma di sicuro servirà a tutti per cambiare ( in meglio o in peggio ) il nostro paese.