Il governo delle “largheintese” dopo aver nominato 35 esperti, per dare il via alla Riforma dellaCostituzione, potrebbe andare incontro auna morte prematura, a causa dei guai giudiziali di Berlusconi, che sembrano non finire mai. Infatti, il Cavaliererischia con il processo Mediaset, lacondanna definitiva e l’interdizionedai pubblici uffici, mettendo così in pericolo la stabilità del governo.

A riguardo il giornalista ha pubblicato un articolo su L'Espresso denunciando l’ipotetico “piano segreto”del governo per salvare Berlusconi dalla “persecutoria” magistratura, rendendo nota sia la dichiarazione di Ignazio La Russa che scherzando avrebbedichiarato nel mese di aprile: “ Il prossimo capo dello Stato sarà una donna:si chiamerà Salva di nome e Condotto di cognome”, sia la dichiarazione del Capodello Stato, Giorgio Napolitano cheil 7 febbraio disse: “Se mi fosse toccato mettere una firma sull'amnistia,l'avrei fatto non una, ma dieci volte”.

Ad ogni modo, allo stato attuale dei fatti, La Russa è statopromosso presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere dellaCamera, impegnato su cinque processi del Cavaliere per diffamazione e cause perdanni, ovviamente quisquilie a confronto dell’eventuale prossima condannadefinitiva a 4 anni per frodefiscale nel processo Mediaset, cheprevede l’automatica interdizionedai pubblici uffici, che provocherebbe l'abbandono del Parlamento entro un anno, e 12mesi agli arresti domiciliari, per Berlusconi.

Ma tra le file del Pdl e del Pd, i deputati e senatori,sembrano ostentare un’anomala sicurezza e tranquillità in merito al futurogiudiziario del Cavaliere, come se avessero in progetto qualche iniziativa,come ad esempio un salvacondotto, euna nomina a senatore a vita, perBerlusconi, magari insieme a Prodi, anche se purtroppo questa soluzione, nonsarebbe sufficiente, poiché in caso di condanna anche i senatori a vita devonoscontare la condanna come tutti gli altri comuni mortali.

Nell’articolo il giornalista spiega come anche la “grazia” sarebbe improponibile, anzitotalmente inefficace, sia che a elargirla fosse il generoso Napolitano, sia che venisse approvatadalla Consulta come un “provvedimentoumanitario”, poiché in base all’ex Cirielli , Berlusconi avendo già più di70 anni non può essere detenuto in carcere.

Dunque l’unico modoper salvare Berlusconi dall’interdizione e da una pesante condannagiudiziaria, salvando il governo delle “larghe intese”, è “l’Amnistia”; in merito il guardasigilliCancellieri infatti, ha proposto iniziative attraverso campagne “garantiste” sultema dell’emergenza carceri e unaRiforma della Giustizia, insomma, il tutto, secondo il giornalista, per arrivare a una “amnistia urbiet orbi” estesa agli onorevoli, ai colletti bianchi e alle pene accessorie.