Matteo Renzi è amareggiato e si sfoga sulla newsletter personale “Non voglio far saltare il governo”. E, in un’intervista a LaStampa, in riferimento al caso Shalabayeva, dice: “Sono stufo di questo fuoco di sbarramento incomprensibile su ogni cosa che faccio. Se non devo partecipare al congresso lo dicano, ma non strumentalizziamo per vicende del Pd una bimba di sei anni che è stata presa dalle forze speciali".
Sul suo rapporto con il Pd, riferisce: “Sono deluso dell'atteggiamento del gruppo dirigente del mio partito che non perde occasione per aprire una polemica con me. Non capisco, mi fa cadere le braccia un atteggiamento che deriva dal risentimento personale. Sto riflettendo molto. A guardare i giornali dell’ultima settimana, sembra che abbia attentato alla vita del governo almeno quattro volte. C’è un limite a tutto. Mi auguro che nel Pd qualcuno faccia una riflessione". Ma sottolinea di non voler far cadere il governo.
Riguardo al caso Ablyazov, Renzi esprime tutta la sua disapprovazione con la sua mozione di sfiducia ad Alfano: "Io sto con le forze dell'ordine. Perché scaricare su servitori dello stato tutte le responsabilità senza che venga mai fuori un responsabile politico è indegno per la politica. E per l'Italia. Dicono che tutta questa vicenda nasca dalla mia ansia di far cadere il Governo. Ma la realtà dei fatti è che io non ho alcun interesse a far saltare il Governo Letta".
La vicenda kazaka ha innescato una rivolta all’interno del Pd e la reazione di Renzi, davanti alle accuse che gli vengono mosse di puntare a Palazzo Chigi, è di difendere se stesso e la sua visione del futuro dell’Italia: "La mia ambizione non è cambiare la maggioranza, ma cambiare il Paese. Se Letta lo fa, bene. Se non riesce a farlo, mi dispiace, per lui, per me, per l'Italia. Ma non si cerchino alibi. L'Italia cambierà quando finalmente abitueremo le nuove generazioni ad assumersi le proprie responsabilità".
Sul suo rapporto con il Pd, riferisce: “Sono deluso dell'atteggiamento del gruppo dirigente del mio partito che non perde occasione per aprire una polemica con me. Non capisco, mi fa cadere le braccia un atteggiamento che deriva dal risentimento personale. Sto riflettendo molto. A guardare i giornali dell’ultima settimana, sembra che abbia attentato alla vita del governo almeno quattro volte. C’è un limite a tutto. Mi auguro che nel Pd qualcuno faccia una riflessione". Ma sottolinea di non voler far cadere il governo.
Riguardo al caso Ablyazov, Renzi esprime tutta la sua disapprovazione con la sua mozione di sfiducia ad Alfano: "Io sto con le forze dell'ordine. Perché scaricare su servitori dello stato tutte le responsabilità senza che venga mai fuori un responsabile politico è indegno per la politica. E per l'Italia. Dicono che tutta questa vicenda nasca dalla mia ansia di far cadere il Governo. Ma la realtà dei fatti è che io non ho alcun interesse a far saltare il Governo Letta".
La vicenda kazaka ha innescato una rivolta all’interno del Pd e la reazione di Renzi, davanti alle accuse che gli vengono mosse di puntare a Palazzo Chigi, è di difendere se stesso e la sua visione del futuro dell’Italia: "La mia ambizione non è cambiare la maggioranza, ma cambiare il Paese. Se Letta lo fa, bene. Se non riesce a farlo, mi dispiace, per lui, per me, per l'Italia. Ma non si cerchino alibi. L'Italia cambierà quando finalmente abitueremo le nuove generazioni ad assumersi le proprie responsabilità".
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