C'è da chiedersi da che parte sta andando questa gioventù, i nostri giovani, il nostro avvenire, anzi, il loro perché noi di una certa età non li potremo seguire e vedere all'opera con le loro ambizioni, le loro vedute, le loro idee per la nuova società che si andrà a formare, pensando al futuro e a una vita migliore. I dubbi sono tanti, ma vogliamo sperare che alla fine pensino con profitto al domani e a quello dei loro figli.

Certo che il momento attuale per questi giovani non è dei più rosei. Sono tanti che fanno di tutto per apparire sulle cronache nere dei vari quotidiani. I numerosi fatti di cronaca riportati dai media rispecchiano fedelmente il momento poco felice in cui si sono venuti a trovare. Non tutti naturalmente, altrimenti si potrebbe pensare a una catastrofe, ma non si può neanche sfuggire alla realtà.

Il bullismo che imperversa nelle scuole e nelle città, il bere alcolici a tredici-quattordici anni e bere miscugli che in certi casi risultano fatali, il fumare e consumare droghe di vari tipi e i coltelli che sono tornati in auge, per cui, basta un'occhiata di traverso e ti trovi in ospedale per rimarginare le ferite.

Le colpe naturalmente non sono tutte loro, ma una buona parte delle nostre istituzioni che non sono in grado di intervenire per fermare quersto scempio, di garantire loro una vita più serena, di dare loro un lavoro e una casa. In secondo luogo, le loro famiglie che non sono in grado di gestire certe situazioni e usare il pugno duro quando necessita.

La scuola, dove gli insegnanti si trovano inermi di fronte a tanta tracotanza e fanno quello che possono per indirizzarli sulla retta via. Il diritto civile per questi giovani non esiste e neppure l'etica morale, il rispetto verso il prossimo, verso i propri genitori che li hanno messi al mondo e cresciuti con tanta cura e amore. Questi giovani devono pensare che hanno una vita davanti a loro da vivere possibilmente in serenità e con dignità e pure con qualche sacrificio, pensando a quello che hanno fatto il loro genitori, i loro nonni vissuti nella miseria, facendo grossi sacrifici ma con tanta dignità che ogni essere umano deve avere verso i suoi simili e verso la società