Erano circa le ore 18 di giovedì 27 febbraio quando i cittadini di San Leo, il paese del Conte Cagliostro, hanno udito un grande rumore che sembrava un terremoto. Era un fronte di rupe sottostante il Castello lungo ottanta metri che si staccava e franava provocando un polverone che arrivava fino al centro del paese. Circa 500.000 metri cubi di roccia sono franati per fortuna senza provocare danni alle persone, con piccoli inconvenienti agli impianti elettrici e alle condutture dell'acqua potabile subito ripristinati.

Ma la rupe continua a muoversi e anche il giorno 28, verso le 8:30, un altro crollo anche se inferiore di quello della sera prima, si è verificato.

Tanta la paura della gente, non solo del paese ma anche di quelle persone che abitano sotto la fortezza. Sono state evacuate una ventina di persone, oltre alla chiusura della caserma dei Carabinieri e della scuola elementare. Nel pomeriggio, poi, c'è stato un sopralluogo dei tecnici delle Università di Bologna e di Modena che non hanno escluso che vi possano essere altri crolli. Un elicottero ha sorvolato tutta la zona per scattare foto e osservare siti non percorribili dagli addetti ai lavori.

Le cause della frana, si pensa che siano state le copiose piogge che possono aver influito sul distacco di questo pezzo di roccia, oltre al fatto che, la Valmarecchia è una terra molto fragile dal punto di vista idrogeologico.

Già anni orsono, erano stati effettuati lavori di puntellamento alla roccia antistante la fortezza per paura di caduta di massi sulle abitazioni. Ora, dopo aver fatto i dovuti controlli, Regione e Stato dovranno intervenire per mettere in sicurezza questo bel paese, meta di tanti turisti italiani e stranieri e famoso in tutto il mondo per la sua storia.