E' di pochi giorni fa lanotizia apparsa sul televideo Rai: indagine Istat, i disoccupati inItalia superano i 7 milioni. Leggendo nel dettaglio si viene aconoscenza che questo numero è aumentato, nel seguente anno, dicirca un milione... Un milione in più, un esercito di personeche ogni mattina si sveglia con un unico pensiero: trovare un postodi lavoro. I centri per l'impiego pululano di gente in fila,italiani e stranieri, giovani e meno giovani, tutti accomunati dallostesso status. I più disinvolti, o forse i più disperati, siincamminano per le vie più importanti delle grandi città e fanno un"porta a porta" in tutti i negozi, ristoranti, barchiedendo, elemosinando quasi, un' occupazione.

"Ha bisogno di personale? Sono disponibile per qualsiasi impiego".Negli occhi la speranza di riuscire a guadagnare per vivere, anche seper qualche mese, anche solo per pochi giorni. Anche i commerciantihanno, però, difficoltà e non possono promettere qualcosa che nonsono in grado di poter dare. Diventa un circolo vizioso, problematicouscirne.

Oltre al vagabondare fisico c'è, soprattutto, il girovagaresu internet nelle centinaia di siti internet che pubblicano propostedi lavoro. Come si procede? Semplice, si inizia con l'iscriversi.Username e password, ok hai la tua pagina, inizia a compilare i tuoidati anagrafici, le tue esperienze, le tue competenze e le tueaspirazioni. Sono una donna, ho più di 30 anni, separata senzafigli, diplomata, 10 anni di esperienza come segretaria contabile evivo in una città del centro Italia.

Inserisci ora dei parametri. Che settore ti interessa? Amministrativo? Commerciale?Informatico? Perfetto. Clicca e parte la ricerca.

Ti si apre un'infinità di proposte. Wow...100 posti come addetto al backoffice, 230 come reception, 80 come segretaria... Restringiamola ricerca, inseriamo la nostra regione, la nostra città...

Beh,ora sono un po' meno, ma non scoraggiamoci!!! Apriamo la prima inordine cronologico che appare: "Azienda anonima ricercapersona da inserire nel proprio team. Si richiede: professionalità,puntualità ed efficienza". Bene, ho tutte queste qualità, vediamo quali sono i requisiti: "bella presenza", dai cipuò stare... Credo ; "max 29 anni".

No, nulla. Andiamoavanti.

Così continua la ricerca, scartando quelle inserzioni in cuisi richiede una ventenne, prima esperienza, età di apprendistato. L'attenzione si focalizza su quello che sei e cominci ad inviarecurriculum vitae in cui hai cercato di racchiudere chi sei davvero.Hai provato a raccontare, brevemente ed in maniera concisa, tuttoquello che hai fatto, che hai vissuto. In quelle due pagine hairiposto fiducia.

Diventa cosìun'abitudine giornaliera: accendere il pc, controllare la postaelettronica e consultare tutte le alert che ti sono arrivate. Poi sifa come le figurine dei calciatori: ce l'ho, ce l'ho, mi manca.Tieni sempre il cellulare con la suoneria al massimo ed attaccatoalla finestra per avere maggiore campo.

Se dovesse squillare, non sisa mai. Quando la fortuna ti assiste, il cellulare squilla davvero esei contattato per un colloquio. Non è facile che qualcuno chiamiper offrirti un contatto diretto, il tuo numero è ovunque, è moltopiù probabile ti chiamino per proporti un'assicurazione sulla vita ouno stage a pagamento.

Hai finalmente un appuntamento col tuo (magari) futuro datore di lavoro. Ti vesti sobria, senza eccessi macon una certa cura. Arrivi con uno studiato quarto d'ora di anticipoe aspetti di essere convocata. Appena entri nello studio ti sorprendeil cumulo di curriculum che sono riposti sul tavolo e pensi: "Suquale base sceglierà?". Ti accomodi credendo di poter parlaredi te, ma il tipo che hai davanti non fa altro che raccontarti la suastoria, il suo successo, i suoi guadagni.

Tu sorridi, sei cortese,hai le esclamazioni giuste al momento giusto. Finito il soliloquiochiedi di poter dire qualcosa delle tue esperienze o capacità. E' iltuo colloquio di lavoro, giusto? Provi a raccontare, ma dopo unminuto ti viene detto che va bene così, che ha già capitotutto... Ti consoli: almeno uno dei due ha capito. Ti alzi, daila mano e vai via dopo aver sentito la frase "Ti farò sapereentro venerdi". Ritorni a casa e ricominci il tuoiter: posta elettronica, alert, lettura delle inserzione edinvio curriculum. La speranza riposta sempre nello squillo delcellulare, anche se quel venerdi è passato da un pezzo non è dettoche non ci sia altro, giusto??? Bisogna avere fiducia.