L'intervistarilasciata a la Repubblica getta un fascio di luce inquietante per gliinsegnantidi ruolo.Ciò che il ministro dell'istruzione StefaniaGianniniha detto a margine del suo intervento a Palermo, in occasione di unincontro svoltosi nel liceo Regina Margherita del capoluogosiciliano, lascia poco spazio a dubbi interpretativi. La scure de “labuona Scuola”che abolisce le supplenze, conferendo agli insegnantidi ruoloaggravi di lavoro maggiori, mina anche la loro stabilità oltre aquella dei precari:“Ègiusto punire chi non sa fare il proprio mestiere, è necessariopoter licenziare gli insegnanti che non lavorano”, hadetto davanti ad una folta platea di studenti.
Bisognapoter licenziare gli insegnanti di ruolo
Anchela categoria si chi è stabilizzato all'interno dei quadri del Miurappare ora a rischio dopo le affermazioni del ministro Giannini.Se poi ci si mettono anche i colleghi a rincarare la dose, come haavuto modo di dichiarare la preside MariapiaVeladiano, allora c'èda allarmarsi sul serio.Dichiarazioniche parlano di scarsa qualità nella selezione del corpo docenteimmesso in ruolo e che dovrebbero includere una maggior possibilitàinterventistica anche estendendo il licenziamento a chi ha già unacattedra da diverso tempo e non ha più stimoli a migliorare ilproprio bagaglio professionale. Una accusa diretta al cuore del corpoinsegnante che da anni si batte per offrire un'offerta formativa intempi difficili nei quali anche i genitori sembrano complicaremaledettamente il lavoro dei formatori.
Quellecertezze che vengono meno
Ilsasso nello stagno è stato lanciato e le repliche non si sono fatteattendere, come hanno avuto modo di dire i responsabili dell'Aniefche respingono al mittente le provocazioni auspicando la stessamisura per i dirigenti scolastici, spesso assenti ingiustificati neiplessi scolastici italiani, lasciando precari e insegnanti di ruoloal loro destino e alle loro lotte intestine. Ma la preoccupazione che“labuona scuola”ora possa seriamente mettere i professori di ruolo in mezzo ad unastrada licenziandoli comincia a prendere corpo e da ombra diventafantasma che si materializza turbando quella serenità che in molticasi si si manifesta con sorrisini di scherno nei confronti deiprecari, quando addirittura non sconfina nel mobbing. Forse che siail caso che allo sciopero del 25 ottobre partecipino anche loro?