Periodo certamente non felice a Verona, sponda Hellas. I gialloblu sono ancora a secco di successi in Serie A in questa stagione, per esattezza la vittoria manca dallo scorso 17 maggio, quando Moras e Sala abbatterono l'Empoli. La sconfitta maturata nel match di domenica col Napoli, ha lasciato diverse sensazioni e molteplici interpretazioni. Da una parte, l'Hellas è stato criticato per l'atteggiamento troppo rinunciatario e mai offensivo, lasciando il solo Pazzini sopra la metà campo. I tifosi invece, hanno applaudito i proprio beniamini; sinonimo che la gente è con loro ed hanno apprezzato la solidità difensiva nel tenere testa a un club più blasonato.
E in Italia, oggi come oggi, è difficile vedere dei tifosi che ti applaudono ancora, a fine partita, sopratutto se non vinci da più di 16 partite consecutive. Infine c'è Andrea Mandorlini, al timone della squadra da diversi anni. Andrea a Verona ha lasciato ricordi indelebili, sarà anche (soprattutto) per questo, che può godere di una fiducia illimitata nei suoi confronti, da parte di tifosi e dirigenza. Il tecnico, dopo la sconfitta col Napoli, è rimasto positivo dichiarando che non tutto è da buttare. Ma l'opinione generale è che un ennesimo passo falso nella sfida clou con il Frosinone, potrebbe costare il posto anche all'amatissimo Mandorlini.
Alibi assenze?
Quel che può sicuramente aiutare Mandorlini, nel giustificarsi, sono sicuramente le numerose e svariate assenze che ha, e ha potuto contare, in questa prima parte di stagione.
Luca Toni ha ricominciato a giocare 20' nella sfida di domenica, e stava fuori dallo scorso 20 settembre. L'attaccante 38enne, si sa, è una pedina fondamentale nello scacchiere gialloblu. L'ex capocannoniere del torneo, ora ha una sfida ancora più ardua; aiutare la sua piazza a rialzarsi, perchè la piazza ha sempre aiutato lui.
Anche Sala, Matuzalem, Ionita, Viviani, Romulo, Marquez, Wszolek, Pazzini, Hellander, Albertazzi, Bianchetti e molti altri sono o sono tutt'ora in infermeria.
Squadra in ritiro
Per trovare le migliori energie, motivazioni e vivere la settimana senza pressione aggiuntiva, la squadra di Mandorlini è andata in ritiro presso il proprio centro di allenamento.
La squadra gialloblù non ha mai iniziato cosi male, dalla stagione '88-'89, e se quello dello scorso anno era il Verona dei record, quello di quest'anno sembrerebbe essere quello dei record negativi e la più brutta copia di quello visto solo qualche mese fa. Con la quasi certezza che Toni partirà dal primo minuto, il tecnico veronese potrebbe ritrovare anche Sala e Viviani.
Già pronto il sostituto?
In molti si chiedono che cosa spinge il presidente Setti a confermare il tecnico nonostante l'andamento sia tutt'altro che positivo. La risposta molto probabilmente sta nell'affetto e nel legame che si è costruito tra Verona e Mandorlini. Dunque sono state concesse più partite per lavorare serenamente.
La fiducia però potrebbe presto finire, e per gennaio i gialloblu paiono aver già trovato il sostituto ideale. Si tratta di Domenico Di Carlo, attualmente disoccupato, ma che ha rifiutato la panchina dello Spezia per aspettare proprio il Verona.