Il Premier Renzi, già qualche giorno fa, ha riempito le caselle del mosaico, per completare l'organico del Governo. Ha attinto, quasi nella totalità, da forze esterne al PD, mentre le forze interne, purtroppo, sono state escluse. Intanto continuano i confronti con tutti i partiti, per trovare un punto di incontro, per l'approvazione della legge sulle Unioni Civili. I contrasti che si frapponevano tra il PD e Ncd, si sono assottigliati, ma non sono stati risolti. L'ostacolo principale è rappresentato dalla stepchild adoption, in pratica l'adozione del figlio del convivente.

Anche il vicesegretario PD, Debora Serracchiani, ritiene che si "possono apportare dei miglioramenti" ma senza lavorare con le forbici.

Si parla di ricorsi

Stando al Tirreno del 5 febbraio 2016, un gruppo di senatori (circa 40), con a capo Quagliariello, Giovanardi e Mario Mauro, hanno dichiarato in una conferenza stampa, che il ddl Cirinnà doveva essere discusso in Commissione, e che l'iter scelto, avrebbe violato l'art. 72 della Costituzione. Il quadro non è rassicurante, visto che in tutti i partiti, compreso il PD,vi sono opinioni diverse e contrastanti. Solo il gruppo Verdini ha assicurato il suo appoggio. Difatti sulla Nazione di Firenze del 28 gennaio 2016 si legge " Verdini sogna la scalata al Governo.

Il gruppo Ala spera in un Renzi bis per trovare un posto in prima fila". Ognuno può fare i sogni che vuole, è l'unica cosa che non si può proibire o negare a nessuno, e tanto meno all'on. Verdini. Questo dimostra,che nel quadro politico vi sono spinte che potrebbero portare mutamenti di aggregazioni politiche.

Le primarie indicheranno il candidato giusto

Intanto, le nuove impostazioni prendono il via dalla primarie, per le elezioni amministrative di Milano. I candidati del PD sono 4, ed i risultati della consultazione ci diranno chi ha le caratteristiche giuste,per fare il sindaco, dopo di che tutti per uno, come è doveroso comportarsi in democrazia.

Il tentativo di affermare nuove avventure politiche, non troverà spazio,ed il fronte interno del PD, nei momenti decisivi, è pronto a serrare le fila. Siamo soliti ripetere,che il PD è un partito di sinistra, con una storia importante, che viene da lontano,e non si lascerà sbaragliare dalle improvvisazioni.