Nuova ed ennesima tragedia legata al fenomeno dei flussi migratori che da diverso tempo stanno interessando i paesi dell'Unione Europea. Secondo quanto riportato da "Repubblica", un barcone che trasportava ben seicento migranti è affondato a largo delle coste della Libia, proprio poco prima che le "navi della Marina iniziassero le operazioni di salvataggio". Stando alle notizie diffuse dai mass media, si parla attualmente di almeno cinque morti e più di 500 migranti salvati.

Per la Marina Militare, le cause dell'affondo sarebbero da ricercarsi nel "sovraffollamento" dell'imbarcazione ed alla conseguente "instabilità dovuto all'elevato numero di persone a bordo".

L'ennesimo dramma legato alla crisi migratoria

La tragedia che si è verificata nelle coste libiche costituisce l'ennesimo dramma legato alla Crisi Migratoria. Ancora una volta si è assistito alla morte di esseri umani a causa del sovraffollamento presente nei gommoni con cui sempre più migranti fuggono dal proprio paese per cercare maggior benessere e fortuna in quelli europei; migranti che sempre più spesso vengono sfruttati da scafisti,da trafficanti di esseri umani e da mafie di vario tipo in quanto gli stessi flussi migratori ormai costituiscono un gigantesco e lucroso affare per essi. 

La guerra in Libia e le cause dell'esodo migratorio

Dal punto di vista geopolitico, una delle cause dell'attuale esodo migratorio è costituita dalla guerra in Libia e sopratutto dal caos che ne è derivato. Difatti, non c'è stato il passaggio a una seria transizione democratica nel paese nordafricano ed esso è piombato nel caos, caos che continua ad essere imperante tra lotte intertribali e la sempre più forte avanzata dell'islamismo radicale.

Altre cause legate all'immigrazione di massa attuale sono le guerre civili e le crisi umanitarie che imperversano in diversi paesi dell'Africa subsahariana, nonché la sovrappopolazione del Terzo Mondo in generale. Tutti problemi che richiederebbero soluzioni efficaci e pragmatiche, soluzioni che oggi sembrano mancare.