Che si sia trattato di un voto di protesta verso i tradizionali partiti, oppure di un voto che voleva esprimere un desiderio di cambiamento nei governi cittadini, oramai conta poco. Un solo elemento non può essere contestato, ed è rappresentata dal fatto che il M5S è, al momento, il vero vincitore di queste elezioni amministrative.
Un risultato eclatante
Il risultato più eclatante è sicuramente quello di Roma, con l’affermazione di Virginia Raggi, primo sindaco donna della capitale; senza dimenticare Torino con Chiara Appendino e, a seguire, quello delle altre 17 città con un sindaco eletto fra le file del Movimento 5 stelle.
Oggi non conta capire e analizzare se il sostegno ai candidati del M5S, da parte dei partiti esclusi dal ballottaggio, sia stato il frutto di una reale volontà di sostenere questi candidati, oppure un modo per sottolineare il dissenso verso il capo del Governo Renzi. La cosa più importante, dopo le dovute e meritate giornate di festa, per eletti, iscritti e simpatizzanti del M5S, è interrogarsi su come andrà la prova di governo per questi neo sindaci. L’esperienza di Parma, dove nel 2012 venne eletto Federico Pizzarotti, primo sindaco di una città capoluogo di provincia proveniente dalle file del M5S, ha mostrato lati chiaroscuri nella esperienza di governo cittadino.
Dall'entusiasmo e speranze suscitate all'indomani della sua elezione, fino alla sospensione dal Movimento nello scorso mese di maggio in seguito a una indagine per abuso d’ufficio, il cammino del sindaco Pizzarotti è stato irto di ostacoli; la realtà della vita amministrativa ha cancellato buona parte dei sogni nati in campagna elettorale.
Roma
Roma però è un palcoscenico molto più importante a livello di immagine, ed è anche una città ben più difficile da governare, come dimostrano gli eventi accaduti fino a oggi nella capitale. La buona volontà del neo sindaco è innegabile, come pure le sue capacità unite a quelle delle persone che formeranno la sua squadra. La sua azione di governo però, dovrà presto scontrarsi con i meccanismi che regolano la vita di una città, oltretutto unica come Roma.
Le decisioni amministrative dovranno sovente essere frutto di lunghe e faticose mediazioni, e non saranno sempre facili da prendere e far “digerire” alla città. Nei prossimi mesi, una volta che sarà passata la “luna di miele” fra il sindaco e i cittadini, questi ultimi vorranno vedere i primi risultati. Un successo a Roma aprirebbe le porte del governo nazionale al M5S, un insuccesso sarebbe un grave colpo di immagine dal quale difficilmente il Movimento riuscirebbe a riprendersi. Non rimane altro che fare gli auguri ai nuovi sindaci del Movimento, augurandoci che sappiano portare quella ventata di onestà e rinnovamento, che sempre più spesso i cittadini chiedono ai loro amministratori.