Il caso Pizzarotti dà un immediato contraccolpo ai sondaggi sulle intenzioni di voto. Secondo il sondaggio pubblicato ogni lunedì da Emq Aqua per il telegiornale di Enrico Mentana su La7, nell'ultima settimana il Partito Democratico ha guadagnato uno 0,3% di voti, attestandosi al 30,6%. Il Movimento Cinque Stelle ha invece perso lo 0,6%, scendendo al 27,7%. Guadagna lo 0,3% anche la Lega Nord, salita al 14,2%, mentre Forza Italia subisce un calo dello 0,2% e si trova ora al 12%. La polemica esplosa in casa Movimento Cinque Stelle sembra dunque non far bene ai sondaggi, ciò a poche settimane dal voto per le elezioni amministrative.
Pizzarotti sfida il direttorio dei pentastellati
All'origine del caso Pizzarotti c'è l'espulsione del Sindaco di Parma, accusato dai vertici del Movimento di aver tenuto nascosto un avviso di garanzia per mesi. Stesso provvedimento non è stato preso per il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, finito nel calderone mediatico della politica e della giustizia prima di Pizzarotti. Davanti all'avviso di garanzia per Nogarin, il direttorio del Movimento non ha richiesto l'espulsione, e probabilmente queste due diverse misure per accadimenti simili hanno spiazzato l'elettorato e determinato il calo nei sondaggi.
Va detto anche che Pizzarotti ha spiegato davanti alle telecamere della trasmissione Bersaglio Mobile, nella serata di venerdì 13 maggio, che i vertici del Movimento non rispondevano da mesi alle sue richieste d'incontro, e che la tardiva richiesta di chiarimenti è arrivata con una e-mail firmata "Staff di Beppe Grillo".
Il sindaco di Parma lamenta l'assenza di regole e si domanda perché all'interno del Movimento non ci possa più essere un reale dialogo ma, forte della fiducia della sua Giunta, andrà avanti nell'amministrare la sua città.
In caso di Centrodestra unito M5S non va al ballottaggio
Il sondaggio prosegue poi con diversi scenari, il più fosco dei quali (per il Movimento Cinque Stelle) prende l'ipotesi di una lista che racchiuda tutti i partiti del Centrodestra: in questo caso il calo del Movimento arriverebbe al -0,8%, tanto che al ballottaggio andrebbero Pd con il 30,8% e Centrodestra con il 30%, mentre M5S sarebbe fuori con il 28,6%.
Ad ogni modo, se il ballottaggio fosse tra Pd e M5S, vincerebbero ancora questi ultimi con il 50,8% contro il 49,2% del Pd. Commentando in studio, Mentana e Masia (di Emg) sottolineano che la perdita per il movimento fondato da Grillo c'è ma "non è a valanga", anche se si dovrà valutare il propagarsi nel tempo del caso Pizzarotti.