Il Lavoro del docente per molti giovani, e non solo (anche persone in là con gli anni, aspirano a diventare docenti da anni) è una delle carriere che assicurano una certa stabilità per l'avvenire. Molti, quindi, vorrebbero sapere come si può diventare insegnanti.

Mad per insegnare nelle scuole

Le vie per accedere all'insegnamento, per chi non è iscritto neanche in graduatoria di III fascia, sono due: le mad, cioè le domande fuori graduatoria di messa a disposizione, da inviare nelle scuole dove sono esaurite le graduatorie, e la partecipazione al TFA.

Le Mad sono dei modelli di domanda che vengono inviate alle scuole, per dare la disponibilità per incarichi in qualità di docenti.

La messa a disposizione (mad), viene inviata per ottenere una supplenza breve o lunga, a seconda della disponibilità, per poter lavorare come docente.

Per poterlo fare è sufficiente mandare una comunicazione o anche una mail editata, inserendo i propri dati e titoli posseduti, in cui si dichiara di essere disponibili ad accettare eventuali incarichi di supplenza. A chi va mandata la comunicazione? A tutte le scuole della provincia dove si vorrebbe lavorare, preferibilmente laddove si sa che non ci sono aspiranti docenti disponibili.

Come si diventa insegnanti oggi

Lavorare con la messa a disposizione non significa che tra qualche anno si entrerà di ruolo: anzi ad oggi questa è un'aspirazione che non si può più avere, come in passato, perché l'esecutivo Renzi ha deciso di non dare la possibilità a chi non è iscritto in Gae, e che non ha superato quindi un concorso, la possibilità di entrare di ruolo, pur essendoci i posti disponibili.

Gli esecutivi degli ultimi anni hanno chiuso le porte all'accesso al lavoro nel mondo della Scuola, bloccando i nuovi ingressi alle graduatorie docenti, mentre per gli Ata sono stati ridotti i posti di lavoro oltre al blocco delle sostituzioni degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici assenti per malattie.

La scuola, che una volta era una fonte inesauribile di posti di lavoro da occupare, come anche gli ospedali, sotto l'onda dei tagli alla spesa pubblica, ha visto ridursi sensibilmente la possibilità di occupare e stabilizzare il suo personale, che è necessario per il funzionamento delle scuole.