Se ne parlava da tempo tanto che si era anche approntata un'anticipazione - "Aspettando Radici" - e finalmente abbiamo visto la prima puntata di "Radici" la miniserie di quattro puntate che chi ha l'età dello scrivente fa ricordare nitidamente quello sceneggiato del 1977 che ci rese cittadini del mondo e ci spiego cos'era un diritto umano. C'è da notare che i nostri zii ci regalarono anche il libro del giornalista Alex Haley facendoci capire che non era solo una storia di emanipazione intraafricana ma : "the story of an american family".

Una storia americana

L'epopea della schiavitù in America e la lotta per i diritti della popolazione americana nera si evidenziano nelle gesta del guerriero mandingo Kunta Kinte e della sua stirpe. History ha anche proposto in vista dell'uscita della serie in jointventure con Amnesty International un lavoro musicale per educare l’opinione pubblica giovanile italiana alle modalità di dipendenza e lo ha programmato venerdì 16 dicembre alle 2 - in prima televisiva su Sky al canale 407. Una produzione A+E Studios,la serie di quattro puntate (due ore ciascuno, forse un po' troppo) racconta la vita del giovane guerriero mandingo Kunta Kinte che viene fatto prigioniero e venduto come slave negli Stati Uniti di fine '700.

Un prodotto di eccellenza

Mezzo secolo fa circa gli Stati Uniti e tutta l'Europa continentale hanno riflettuto di fronte alla Tv seguendo le peripezie del ragazzo nero che sapeva che nel proprio nome c'è la dignità di un individuo e che aveva rispetto dei suoi avi. Gli attori potagonisti sono di primo livello di hanno vinto molti Premi Oscar: il viso buffo di Forest Whitaker, la grande Anna Paquin (Lezioni di Piano), Laurence Fishburne (ricordate Matrix?

), Jonathan Rhys Meyers (I Tudor) e James Purefo, mentre il ruolodel 17enne Kunta Kinte è ad appannaggio dal giovane Malachi Kirby Ogni episodio ha un regista diverso per le quattro serate: tra cui Bruce Beresford e Philip Noyce. Perché un nuovo Radici? Telefonare Lampedusa ore notturne o ad Aleppo Est. Sembra che bestia umana sia ancora in giro e non sia contenta.