Una bambina di quattro anni è morta di malaria. Nella giornata di ieri Libero e Il Tempo hanno aperto le loro prime pagine attribuendo la patologia della bimba all'immigrazione.

Le prime pagine e il caso. "Dopo la miseria portano malattie". Questa è una delle due prime pagine incriminate per quanto riguarda la narrazione del caso della bambina morta a Trento. Sofia avrebbe ricoverata contratto il virus in ospedale quando, attraverso le dichiarazioni di Paolo Bordon, direttore generale dell'Apss (Azienda Provinciale dei servizi sanitari), sarebbero arrivati in ospedale i figli di una famiglia del Burkina Faso in ritorno dal proprio paese di origine.

I bambini avrebbero contratto il virus Plasmodium falciparum (lo stesso di Sofia).

Come si contrae il virus. Il virus Plasmodium, responsabile della malaria, è il più fatale. La malaria causa uno stato febbrile e in molti casi, tra i quali quando il paziente ha un sistema immunitario debole, il decesso. Il virus si contrae per via sanguigna, attraverso il contatto con una persona infetta oppure attraverso un vettore come alcune specie di zanzare, come quelle della specie Anophele.

Perché è sbagliato attribuire il virus ai migranti: due motivi

Il Ministero della Salute in una circolare informa che la malaria negli ultimi anni è stata contenuta grazie all'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ma, tuttavia, ancora oggi continua ad essere un'epidemia in molti paesi in via di sviluppo, in Asia, Africa e America Latina.

Il documento, che si rifà a dati del 2011-2015, informa che i casi di malaria contratti nel nostro Paese sono legati all'importazione, non solo tra gli immigrati. Il 20% di chi contrae il virus sono italiani che espatriano per lavoro (41%), turismo (22%), missione e volontariato (21%) o migranti in visita a parenti e amici (80%), ma soltanto perché chi espatria in paesi in via di sviluppo sono soprattutto stranieri. Solo il 13% degli "untori" sono immigrati al primo ingresso o "clandestini". Dunque, inappropriato e fuori luogo collegare l'emergenza degli sbarchi al virus Plasmodium o altri ceppi legati alla malaria. Su Secolo XIX l'infettivologo Fabrizio Pregliasco ritiene più accreditata l'ipotesi che le zanzare anofele responsabili della malaria possono essere state importate da "turisti attraverso valige o giacche, piuttosto che da migranti che viaggiano in ben altre condizioni".

Inoltre ancora oggi sono in corso le indagini, indotte dal Ministero della Salute, all'ospedale dove la piccola Sofia era ricoverata per verificare come la piccola abbia contratto il virus.

Indignazione sul web

Gli articoli contro gli immigrati hanno destato parecchio scalpore da parte di molti utenti della rete. Su Change.org è stata aperta una petizione che chiede all'Ordine dei giornalisti un intervento contro Libero. La raccolta firme ha raggiunto in poche ore quasi 500 firme, anche se forse non c'è bisogno di alcuna petizione perché l'Ordine dei Giornalisti sanzioni chi vìola il codice etico che vieta ogni forma di disinformazione e di pregiudizio razziale.