Il quadro politico nazionale è apparso più chiaro dopo le turbolenze di questi giorni, e sono affiorate le strategie che prima venivano tenute con riserbo. Dalle elezioni del 4/03/2018 alla assemblea nazionale del PD del 3 maggio scorso, potremmo scrivere una pagina molto interessante. Si potrebbe cominciare col dire che, nella Politica italiana qualcosa sta cambiando e, i vecchi schemi non funzionano più come prima.

I politici ancora non se ne sono accorti. Dai risultati elettorali, la sconfitta dei vecchi partiti è stata netta: il PD al 18%; Forza Italia al 14%; altri partiti minori senza rilevanti scostamenti. Avanzano invece, da una parte, il M5S al 32,5% e dall'altra, la Lega di Matteo Salvini al 18%.

Risolvere i problemi

Ai partiti mancano contenuti concreti e una visione del futuro, e la politica non riesce a leggere le richieste e le necessità provenienti dal popolo. Si persevera nell'errore di parlare di poltrone, e manca il progetto di un domani migliore. Le turbolenze accennate dimostrano che la politica stenta a risolvere i problemi del paese, nei momenti di emergenza.

Per lunedì prossimo 7 maggio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indetto un terzo giro di consultazioni, per risolvere il problema. I cittadini non si accontentano più di sole promesse elettorali, badano anche alla fattibilità delle stesse. Molte le promesse del passato che non si sono potute realizzare. L'elettorato ha mandato dei segnali molto precisi col voto del 4 marzo. Il calo del PD, in un clima di 'cupio dissolvi', denota una situazione interna al partito in pieno fermento, e alla ricerca di un assetto più stabile.

Occorre riflettere

L'ultima assemblea ha dimostrato che occorre più collegialità, e meno maggioranze, per trovare insieme la strada del successo. Certo, in democrazia la libertà di espressione rappresenta un valore insostituibile: non sono tollerati i capi che dettino la linea.

Walter Veltroni, ha espresso il suo punto di vista, parlando a 'otto e mezzo', sulla Dirigenza PD: ' la sinistra ha raggiunto il livello più basso della sua storia. Ha perso metà dei suoi elettori'. Chi parla è persona che conosce bene la politica, ed è in grado di esprimere giudizi. Nel PD il dibattito continua, ed ora più che mai, questo partito ha bisogno di una guida sicura, per frenare lo smottamento in atto. Una profonda riflessione potrebbe aiutare la soluzione del problema.