Nella giornata di ieri in Serie A ci sono stati tre anticipi molto emozionanti ed equilibrati, e in due di questi sono state protagoniste Juventus e Inter, entrambe però con soli due pareggi ottenuti. Maurizio Sarri non ha cercato alibi dopo il pari di Lecce, anzi, ha bacchettato i suoi per non aver saputo gestire il vantaggio e per le troppe occasioni fallite. Situazione opposta a San Siro, dopo il pari per 2-2 contro il Parma mister Antonio Conte ha infatti cercato alibi e mandato messaggi chiari alla società: 'La rosa è corta, servono rinforzi a gennaio'.
Anche Simone Inzaghi si è lamentato
Tra campionato, Champions League ed Europa League, molte delle squadre nostrane sono impegnate in impegni ravvicinati che non permettono di far rifiatare i propri calciatori e spesso tolgono anche lucidità, peccato che qualcuno inizi a lamentarsi un po' troppo di questa situazione.
Nel pre gara di Fiorentina-Lazio ci ha pensato Simone Inzaghi a sottolineare che chi gioca in Europa League sia penalizzato in quanto gioca il giovedì, lamentele seguite anche da Antonio Conte che ha mugugnato per i troppi impegni e non solo, visto che ha reclamato rinforzi per il mercato di gennaio.
Anche la Juventus ha giocato la Champions, eppure, nonostante il mezzo passo falso di Lecce, Maurizio Sarri piuttosto che lamentarsi per gli infortuni ha semplicemente rimproverato i suoi per la superficialità esibita nel match del Via del Mare.
Lamentarsi è come crearsi un alibi perfetto, visto che in una stagione è normale avere tante gare ravvicinate e in alcuni momenti infortuni inaspettati, vedi quello di Sanchez in casa Inter. Anche la Juventus ha perso Chiellini per almeno metà stagione, eppure Maurizio Sarri non ha mai cercato scuse per l'assenza di uno dei difensori più forti e decisivi al mondo. Se si vuole puntare a vincere sia in Italia che in Europa bisogna mettere in conto che la stanchezza per gli impegni esiste e non si può cancellare, basterebbe essere realisti e dire che l'Inter di ieri non ha vinto non per via delle assenze, ma semplicemente per via dl poco equilibrio di squadra e degli errori dei singoli, vedi quello imperdonabile di Brozovic.
Così come Conte anche Simone Inzaghi non fa una bellissima figura a lamentarsi, in quanto la sua squadra più che per stanchezza perde punti e partite per questione di concentrazione, come successo in Europa League contro il Celtic, con l'ennesima rimonta subita in questa stagione negli ultimi minuti di gara, sintomo che servirebbe stare sul pezzo fino alla fine e fare autocritica quando si perde. Potrebbe lamentarsi l'allenatore della Roma, quel Fonseca che si ritrova con più di mezza squadra fuori e con centrocampo e attacco sempre più incerottati, con Dzeko costretto a giocare con la mascherina per via della mancanza di alternative in attacco.
E pensare che a Napoli era Sarri a lamentarsi
Il campionato italiano si è sempre contraddistinto per le tante polemiche arbitrali e anche per gli show degli allenatori in conferenza stampa, che hanno in parte oscurato lo spettacolo in campo.
La lamentela di Antonio Conte di ieri sembra quella di Maurizio Sarri ai tempi del Napoli, con quest'ultimo che cercava sempre alibi per gli orari delle gare della sua squadra e sopratutto punzecchiando pesantemente la squadra che attualmente allena, vale a dire la Juventus.
Le carte in tavola ora sono cambiate, visto e considerato che Sarri ha smesso in parte di lamentarsi da quando è alla guida della "Vecchia Signora", mentre Conte e altri allenatori ora non fanno altro che piangersi addosso e cercare alibi, per la serie io non vinco per colpa di questo e di quello. Bisognerebbe parlare di più del giocato e lasciare a casa le polemiche sterili, allenando con gli uomini che si hanno a disposizione e dimostrando così che nelle difficoltà i campioni e gli uomini veri vengono sempre fuori.