Dino Zoff nelle scorse ore ha ripercorso alcuni momenti importanti del suo passato da allenatore, parlando dei problemi avuti nel gestire un funambolo impazzito come Paul Gascoigne, che all'epoca fece letteralmente impazzire l'ex tecnico della nazionale. Ha parlato anche del calcio attuale e della situazione delicata in casa Napoli, sostenendo che a certe situazioni non si dovrebbe mai arrivare e che i problemi dovevano essere risolti privatamente tra società e calciatori.

Per Zoff potrebbe essere l'anno della Juventus in Champions

Dino Zoff è nato a Mariano del Friuli nel 1942 ed è un ex portiere e allenatore di calcio.

Da calciatore si è laureato Campione d'Europa nel 1968 e Campione del Mondo nel 1982, oltre ad aver allenato la Nazionale maggiore dal 1998 al 2000, anno in cui perse la finale dell'Europeo ai tempi supplementari contro la Francia.

È stato uno dei portieri più forti della storia del calcio ed ha giocato prevalentemente con la maglia della Juventus, squadra nella quale ha militato dal 1970 al 1980, collezionando 330 presenze in massima serie, oltre a conquistare diversi trofei, tra i quali sei campionati italiani. A proposito di Juventus, ha parlato così dei bianconeri: "Per la Juventus questo potrebbe essere l'anno buono in chiave Champions. Le squadre più blasonate d'Europa hanno tanti problemi e la concorrenza non è più forte come prima".

Un altro argomento affrontato è la situazione difficile in casa Napoli: "Non so cosa sia successo realmente, ma certe situazioni sono brutte da vedere e commentare. I problemi andavano risolti prima e in modo diverso, senza gesti eclatanti, sinceramente non so chi abbia ragione o torto in questa situazione".

Successivamente si è parlato del rapporto complicato con Paul Gascoigne: "Era un grande artista che ha disperso malamente la sua arte, mi faceva disperare.

Ho sempre invidiato gli artisti, che a differenza dei portieri creano qualcosa sempre. Ha buttato via il suo talento e questo mi faceva veramente rabbia. Un anno arrivò addirittura in ritiro sovrappeso di ben 12 chili, tanto che quando si presentò al campo mi chiesi chi era quel personaggio. È il più grande dispiacere della mia carriera".

Zoff ha elogiato Roberto Mancini

L'ex allenatore della Lazio ha parlato anche del momento della Nazionale di Roberto Mancini, reduce da undici vittorie consecutive e dal roboante 9-1 ai danni dell'Armenia.

"L'Italia la vedo molto bene, ci sono calciatori di talento. Mancini è molto bravo e ha creato grande amalgama ed entusiasmo, questa squadra può giocarsela con tutti all'Europeo".

Zoff ha concluso raccontando un aneddoto: "Quando ero allenatore e presidente della Lazio si andava in giro per l'Europa, e spesso non mi veniva chiesto nemmeno il passaporto, ero molto stimato. Fin da bambino avevo già impresso il numero uno sulle spalle, oggi vedo che si utilizzano numeri a doppia cifra e questo non lo condivido proprio, per me il portiere deve sempre avere il numero uno".