Durante la seconda serata del Festival di Sanremo, in onda mercoledì 2 febbraio, si sono esibiti gli altri 13 artisti in gara. Sul palco dell'Ariston insieme ad Amadeus vi è stata Lorena Cesarini, attrice nota soprattutto per la sua interpretazione nella serie Suburra. I superospiti sono stati Laura Pausini e Checco Zalone. Assente per motivi familiari l'atteso Luca Argentero.

Stesso meccanismo di voto della prima serata: i brani sono stati infatti valutati dalle tre componenti della sala stampa, tv, radio e web. Di seguito i nostri giudizi.

Sangiovanni, Giovanni Truppi, Le Vibrazioni, Emma Marrone, Matteo Romano

Sangiovanni - Farfalle 7

Domina da un anno le classifiche del mercato e con questo pezzo le dominerà ancora. Chissà come andrà, invece, con la classifica finale del Festival. Sangiovanni è il pop giovane e spensierato, una "boccata d'aria" parafrasando. Oltre alle radio, saranno felici anche tutti quelli che lo hanno come capitano di squadra al Fantasanremo.

Giovanni Truppi - Tuo padre, mia madre, Lucia 5

A prescindere, bella la poetica del titolo.

Cantautoriale. Le influenze sono quelle di Riccardo Cocciante e Rino Gaetano, o almeno così pare. Però non facilmente decifrabile, quanto meno al primo ascolto. Il rischio noia è alto, il beneficio del dubbio pure.

Le Vibrazioni - Tantissimo 5

Non troppo a fuoco. L'omaggio al batterista dei Pooh Stefano D'Orazio però potrebbe ricongiungere i punti dell'enigma. Quantomeno nelle sonorità, nel sound della batteria e nei vocalizzi di Sarcina. Un po' alla Facchinetti.

Emma Marrone - Ogni volta è così 8

Inno alla femminilità con due donne che amano le donne. Dentro all'esibizione e al brano, la grinta e la sensualità di Mia Martini, Loredana Bertè, Anna Oxa e tutte le altre migliori "cantantesse" della musica italiana e internazionale.

L'Ariston, Emma e Francesca Michielin versione direttrice d'orchestra, l'hanno dominato. Esplosiva.

Matteo Romano - Virale 4

Intitolare un pezzo "Virale" in piena pandemia è un prerequisito del come farsi odiare in poche semplici mosse. Canta bene, ma questo contagio artistico probabilmente non si espanderà.

Iva Zanicchi, Ditonellapiaga con Rettore, Elisa, Fabrizio Moro

Iva Zanicchi 3

Iva Zanicchi canta nello stesso modo da 50 anni, leggera raucedine e parentesi politica a parte. La canzone ha un 'non so che" di sottofondo delle bancarelle nella fiera del santo patrono.

Ditonellapiaga con Rettore - Chimica 7

Funziona. Funziona il duo e funziona il ritornello. Rettore è nella sua dimensione confortevole, e Ditonellapiaga ci mette quello che manca.

Elisa - O forse sei tu 8

Elisa sembra essere tornata a "Luce", da subito. Come se da una vittoria dovesse approdare di nuovo a una vittoria. Eterea, una fuoriclasse. Intensità sublime. Supera il giro di piano quasi banale dell'incipit con una voce che raggiunge il paradiso. Canzone non eccelsa quanto lei. Attenzione.

Fabrizio Moro - Sei tu 6

Per la prossima serata: "o forse sei tu", e poi "sei tu" in scaletta una dopo l'altra magari sarebbe stato meglio di no. Struttura tipicamente "moriana" del brano. Se piace, piace. Se non piace, può risultare quasi indigesta. Fabrizio Moro mantiene comunque voce, cuore e presenza scenica. Riconoscibile.

Tananai, Irama, Aka7even, Highsnob e Hu

Tananai - Sesso occasionale 4

Visibilmente emozionato.

L'intonazione è rimasta sulla nave da crociera del collegamento prima di lui. La canzone ha del potenziale, ma male la prima.

Irama - Ovunque sarai 5

Sempre dalla nave da crociera sembra arrivare la rete da pesca indossata da Irama. Esce dal mood tormentone, torna in zona ballad. Però l'effetto finisce per essere quello del coro all'oratorio, forse colpa del testo, forse della melodia.

Aka7even - Perfetta così 5

Non convince certo per il testo, a dir poco banale. Tiro comunque abbastanza extra-Italia. Radiofonico quanto basta per diventare una hit.

Highsnob e Hu - Abbi cura di te 6

Coppia inedita, formula un po' meno. Ricorrente l'immagine dei Coma Cose che cantano "Fiamme negli occhi". Intenzione diversa, forma simile.