Si è svolta ieri 1° febbraio la prima serata della 72^ edizione del Festival di Sanremo condotto da Amadeus. Insieme a lui sul palco dell'Ariston Ornella Muti e tanti ospiti, dai Måneskin ai Meduza passando per il tennista Matteo Berrettini.

Sono stati 12 gli artisti che si sono esibiti; a giudicarli sono stati i giornalisti della sala stampa. Di seguito proviamo a dare un giudizio di essi.

Achille Lauro, Yuman, Noemi, Gianni Morandi

Achille Lauro - Domenica 6

"Fa audience", sì. Un misto tra la domenica - per l'appunto - a messa e quella sul divano dopo pranzo.

Santini e tatuaggi, con il timore di dove finisse la mano di Achille. Al primo ascolto però suona troppo Rolls Royce, con un pizzico di Vasco Rossi e pubblicità della Sammontana. Battesimo con acqua santa o gin liscio?

Yuman - Ora e qui 5

Esordio promettente: l'intro parte bene ma non decolla. Attitude originale. Voce e intercalare pure. Peccato non essere agli albori degli anni '90, avrebbe guadagnato un posto sul podio.

Noemi - Ti amo non lo so dire 6

Quindi Mahmood ci prova da cantante e da autore? Chiara la penna, meno chiara l'interpretazione di Noemi. Fa fatica a stare dietro agli accenti,di solito lei il tempo lo trascina. Serve qualche passaggio in radio per apprezzare le qualità del pezzo.

Gianni Morandi - Apri tutte le porte 7

Ottiene la standing ovation già prima di cominciare, con le lacrime agli occhi. Non mente a sè stesso, è rimasto quel ragazzo che andava a cento all'ora. Con la saggezza degli anni. La sentiremo sulle spiagge, il sole c'è.

La Rappresentante di Lista, Michele Bravi, Massimo Ranieri, Mahmood e Blanco

La Rappresentante di Lista - Ciao ciao 9

Spaziali, magnetici. Si balla, si suona, si canta, si sperimenta. Tutte le età della musica dance passano di qui, e torna persino la voglia di tornare in discoteca (o in una balera). La coreografia è già nostra.

La canzone è universale.

Michele Bravi - Inverno dei fiori 6

Scenografico e malinconico, ma il ghiaccio dell'inverno Michele Bravi non lo spacca del tutto. Colonna sonora di un film d'amore generazione zeta, che resiste a lavori a tempo determinato ed erasmus. Questo sì.

Massimo Ranieri - Lettera di là dal mare 6

Per ricordarci che siamo stati e siamo tutti emigrati e immigrati. L'intonazione cede il passo all'interpretazione magistrale, da vecchia scuola.

Mahmood e Blanco - Brividi 9

Incredibilmente sanremese. Incredibilmente moderno. Incredibilmente da brividi. Due voci perfettamente sovrapponibili, che non perdono la loro forte personalità.

Ana Mena, Rkomi, Dargen D'Amico, Giusy Ferreri

Ana Mena - Duecentomila ore 4

Un po' gitana, un po' bel canto.

Ipertradizionale. Trash quando entra la cassa dritta.

Rkomi - Insuperabile 6

Rock'n roll, colonna sonora del nuovo film di Mainetti? Classica immagine di una macchinetta benzina sulla corsia di sorpasso dell'autostrada che deve cedere il passo al macchinone che fa pressing. Rkomi, non vorremmo che questa canzone sia già superata.

Dargen D'Amico - Dove si balla 5

Hype! "Fottitene e balla". Alla quasi fine della prima tranche di artisti in gara, è evidente e lapalissiano che c'è bisogno di tornare sotto cassa. Questo brano riporta alla settimana bianca delle medie e ai mondiali.

Giusy Ferrero - Miele 4

Miele o male? Giusy ci prova con un riff molto ballad alla Mannarino (ci prova). Retrò. Forse è meglio in "Amore e Capoeira".