Il fatto che i cani siano i migliori amici dell'uomo è una cosa risaputa da tempo, per questo motivo spesso vengono adoperati come unità cinofili o per le pet terapy,

Tante le vicende che hanno come protagonisti i nostri amici a 4 zampe, e quella accaduta ieri, sebbene abbia avuto un drammatico epilogo, rimane tuttavia l'esempio di come il legame che s'instaura tra uomini e animali sia davvero eccezionale.

L'episodio

Nella serata di ieri 3 dicembre nel centro di Partinico a pochi km da Palermo, dei rapinatori hanno fatto irruzione, in una villetta, aggredendo e scaraventando la vecchietta che in quel momento aveva aperto il portone poiché attendeva il nipote.

Il labrador di appena 7 anni che in quel momento si trovava in cucina, intuendo che ci fosse qualcosa di anomalo dai rumori provenienti dall'altra stanza si è recato velocemente in aiuto della padrona aggredendo e ferendo alla gamba uno dei due rapinatori, mettendolo in fuga, nell'istante dopo si è avventato anche contro l'altro malvivente, il quale però non ha esitato a sparare un colpo contro l'animale che seppur ferito ha continuato la sua corsa, ricevendo, però, un secondo colpo che lo ha ferito a morte.

Il malvivente è immediatamente fuggito non portando nulla con sé.

Appena fuggiti i due rapinatori, la donna ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti immediatamente nella villetta, raccogliendo dati utili e rilevando le tracce biologiche lasciate dai rapinatori.

Purtroppo non c'è stato nulla da fare per la coraggiosa bestiola, che accasciatasi a terra è morta in una pozza di sangue.

Rapine che si susseguono

Il centro di Partinico è divenuto negli ultimi tempi, scenario di rapine e crimini vari, pertanto i carabinieri stanno mettendo a setaccio ogni angolo delle ville rapinate e le zone che li costeggiano, per raccogliere più dati possibili che possano inchiodare questa banda di malviventi.

Non si nasconde il terrore degli abitanti, i quali chiedono un maggiore controllo alle forze dell'ordine e al maresciallo che sta seguendo le indagini, Marco de Chirico.