Quante volte ci è capitato di vedere lungo il ciglio di una strada o nelle varie aree verdi, gente china a terra intenta a raccogliere verdura come cicoria, borragine, bieta e quant'altro? Sicuramente spesso, poiché si tratta di una pratica piuttosto diffusa e anche molto sana a patto però che si conoscano bene le erbe visto che l'intossicazione è dietro l'angolo. Infatti, alcune piante velenose possono benissimo essere scambiate per altre innocue, come ad esempio la mandragora, nota anche con il nome di mandragola.
Finite in ospedale per intossicazione due donne
Ed è ciò che è successo a due donne siciliane che, dopo aver ingerito la mandragora raccolta poco prima in un campo, sono state ricoverate in condizioni gravi all'ospedale Ingrassia di Palermo. I sintomi avvertiti dalle due subito dopo aver mangiato la pianta sono stati diarrea, vertigini, malessere generale,confusione mentale e nausea. Per questo sono corse in ospedale, dove, ricoverate in codice rosso hanno atteso l'arrivo dell'antidoto dal centro antiveleni, la fisostigmina.
A marzo un caso simile a Sciacca
Stessa intossicazione da mandragora è avvenuta lo scorso marzo a Sciacca, in Sicilia, dove un padre e suo figlio scambiarono la pianta per borragine.
Ne ingerirono abbastanza, tanto da dover correre in ospedale, colti da un malessere generale. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, ad avere la peggio fu il padre che, intubato, rimase in condizioni critiche per diverse ore, mentre a suo figlio fu sufficiente una lavanda gastrica. Ad ogni modo, un antidoto specifico venne somministrato ad entrambi.
Anche a Iglesias stesso caso
Altra vicenda simile ha avuto luogo sempre a marzo in Sardegna, esattamente ad Iglesias,dove due coniugi di 60 anni, sono stati ricoverati d'urgenzaal Santa Barbara in seguito all'ingestione di quella che doveva essere bieta. Fortunatamente in ospedale i medici hanno capito, grazie anche ad un fatto simile avvenuto nel 2013, che quella che doveva essere bieta secondo i coniugi, in realtà era mandragora.