In questi giorni si sta lavorando alacremente per giungere alla nuova riforma della Pubblica Amministrazione, grazie alla volontà di Matteo Renzi e all'impegno profuso da parte del ministro Marianna Madia. La bozza è arrivata qualche giorno fa, venerdì 13 giugno, in consiglio dei ministri. Vediamo, nel dettaglio, i punti fondamentali di questa riforma.

  • I dipendenti pubblici potranno essere spostati dal proprio posto di lavoro per essere trasferiti in un altro, ma a condizione che non si superino i 50 chilometri dal luogo dove si lavorava in precedenza. La mobilità potrà essere anche volontaria. In questo caso non ci sarà necessità del nullaosta dell'amministrazione di provenienza;
  • Tutti i lavoratori dipendenti potranno andare in pensione se hanno raggiunto i requisiti per la pensione anticipata, cioè 42 anni e 6 mesi di servizio, per gli uomini, un anno in meno per le donne;
  • Con questa riforma saranno destinati meno soldi per le consulenze. La spesa sarà ridotta del 5 per cento rispetto allo scorso anno. Inoltre, si dovranno prevedere, a partire dal primo luglio 2014, almeno il 20 percento in meno sul trattamento economico accessorio per tutti i dipendenti;
  • Nel 2015 è previsto l'aumento del bollo auto fino al 12 per cento. Saranno le regioni a gestire questa imposta. Le regioni e le province autonome italiane potranno istituire un'imposta regionale di immatricolazione delle auto;
  •  In caso di successione, il coniuge o i parenti sono esentati dal presentare la dichiarazione fino a 75mila euro (semplificazioni fiscali). Anche la documentazione da presentare cambierà: è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
  • Per quanto riguarda la questione del magistrato Raffaele Cantone, quest'ultimo dovrà presentare entro la fine dell'anno un dispositivo in base al quale la vigilanza dei contratti passerà all'Anticorruzione.

Questo ed altro nella riforma che cambierà la Pubblica Amministrazione in Italia.