Nicolas Sarkozy, ex capo di Stato francese, da questa mattina è in stato di fermo a Nanterre. Il provvedimento è stato eseguito dalla polizia giudiziaria della cittadina alle porte di Parigi, in seguito a intercettazioni che coinvolgono Sarkozy e il suo avvocato Thierry Herzog (agli arresti da ieri) dalle quali emergerebbero evidenze di come l'ex presidente fosse a conoscenza di dettagli relativi a indagini in corso che lo riguardavano direttamente.

Il sospetto degli inquirenti è che Sarkozy si sia creato una rete di informatori all'interno della magistratura francese capace di metterlo al corrente in tempo reale di ogni possibile indagine giudiziaria che potesse riguardarlo.

Ieri, infatti, sono stati eseguiti gli arresti di due magistrati francesi Gilbert Azibert e Patrick Sassoust, a seguito di un'inchiesta riguardante la violazione del segreto istruttorio e raccomandazioni.

Dalle intercettazioni delle telefonate tra Sarkozy e il suo avvocato, che i due effettuavano grazie a telefoni intestati a identità fittizie, risulterebbe palese che i due fossero stati imbeccati da qualcuno all'interno della magistratura francese in merito al caso Bettencourt (storia di finanziamenti elettorali poco limpidi).

Proprio il magistrato Azilbert sembrerebbe essere il responsabile della fuga di notizie che sistematicamente raggiungevano le orecchie di Nicolas Sarcozy, il quale in cambio avrebbe aiutato il magistrato a ottenere un qualche incarico nel principato di Monaco.

Il provvedimento di fermo nei riguardi di un ex capo di Stato è una novità assoluta in Francia. Sarkozy potrà essere trattenuto per tutta la giornata di oggi e, se gli inquirenti dovessero ritenerlo opportuno, il provvedimento potrebbe essere esteso per altre ventiquattro ore.