Si apre una nuova settimana per i quattro Ddl in esame in Commissione Giustizia al Senato, seppure gli addetti ai lavori abbiano già notato un forte rallentamento sulle misure, tanto che nei giorni scorsi si è arrivati a parlare di mancanza di volontà politica nell'approvazione. Il tema resta a tutti gli effetti molto delicato dal punto di vista dell'elettorato e anche negli anni passati non sono mai mancate le intromissioni e nemmeno le strumentalizzazioni.

Molti ormai lo hanno capito, ma sarebbe ingiusto rassegnarsi davanti alle condizioni che caratterizzano l'attuale sistema carcerario, visto che quella attuale resta prima di tutto una battaglia di civiltà per un Paese più giusto. È lo stesso Ministro della Giustizia Andrea Orlando a sottolineare questo aspetto, quando afferma che "è la politica che alimenta il populismo penale, non i magistrati [...] cito l'esempio del provvedimento svuota carceri, una norma di civiltà che ci ha evitato una condanna in sede UE". Eppure nelle migliori delle ipotesi continuerà a muoversi con estrema lentezza l'esame delle misure portate avanti da Ciro Falanga e Nadia Ginetti in Senato. 

Il Ministro Andrea Orlando interviene all'Unione delle Camere Penali: tema indigeribile

Invita a parlare chiaro sull'attuazione di nuove misure di clemenza il Guardasigilli, durante il proprio intervento all'Unione delle Camere Penali avvenuto lo scorso venerdì: “se non vogliamo che sia la fiera dell'ipocrisia dobbiamo dire che è un tema elettoralmente indigeribile.

Da quando è stato deciso che per votarlo serve una maggioranza dei due terzi è diventata un'ipotesi di scuola. Non riusciamo a mettere assieme una maggioranza dei due terzi sul superamento del bicameralismo, figuriamoci su amnistia e indulto”. Gli risponde il Presidente dell'Unione delle Camere Penali Valerio Spigarelli, affermando che "noi siamo quelli che si battono per i diritti degli ultimi, di Provenzano. Sì, anche di Provenzano, non cambia la nostra difesa del diritto".

Lo svuota carceri 2014 potrebbe essere insufficiente davanti al grave stato delle carceri

Nel frattempo dalla società civile continuano ad arrivare appelli per un nuovo atto di clemenza, mentre si sottolinea il grave stato delle carceri italiane.

Sul tema in settimana è intervenuto anche Laura Boldrini, Presidente della Camera, che ha definito l'attuale di sovraffollamento stato degli istituti di sicurezza come "un ostacolo alla riabilitazione delle persone detenute". Purtroppo lo svuota carceri 2014 di recente approvazione, nonostante le buone intenzioni, non sembra sufficiente a risolvere il problema in modo strutturale perché le misure di conversione della pena in attività lavorative si concentrano in modo esclusivo su chi ha commesso reati minori. Secondo un'indagine del Partito Radicale, che ha elaborato i dati sul sovraffollamento carcerario rilasciati dal Ministero della Giustizia ad agosto, la media del sovraffollamento negli istituti penitenziari italiani è del 119%, ma può arrivare a superare il 200% nei casi peggiori.

Un dato che dovrebbe far riflettere i decisori politici per farli finalmente arrivare ad un intervento più incisivo e per dare il via a misure che possano davvero riportare la situazione sotto controllo. Se sei interessato all'argomento, clicca ORA sul pulsante "segui" (in alto a destra vicino alla firma), per ricevere tutti gli ultimi aggiornamenti sul tema dell'amnistia e dell'indulto.