Con la riforma della legge elettorale (Italicum) "da domani siamo al Senato, in aula. Poi passaggio finale alla Camera. Dopo anni di parole ci siamo davvero". Lo ha scritto il premier Matteo Renzi nella sua e-news, spiegando che con la riforma "due terzi dei parlamentari saranno eletti con le preferenze, un terzo con il sistema dei collegi". In merito alla riforma costituzionale, "da domani alla Camera", ci saranno "tempi contingentati - ha spiegato il presidente del consiglio dei ministri - per finire entro gennaio la seconda lettura".

Riforma fiscale, Renzi dopo le polemiche: non faccio sconti a Berlusconi, sconterà tutta sua pena

"Noi cambiamo il fisco per gli italiani, non per Silvio Berlusconi", ha scritto il premier e segretario del Pd nella sua e-news in merito alla norma salva Berlusconi nella riforma fiscale dopo il "polverone" sui giornali. "Tutti i decreti delegati della riforma fiscale - ha spiegato Renzi - saranno discussi nel Consiglio dei ministri del 20 febbraio". E' lite nel Pd: "E' una decisione sbagliata" secondo Alfredo D'Attorre, di "propaganda indecente", ha parlato Stefano Fassina, entrambi parlamentari della minoranza del Partito democratico.

"Nel merito si può discutere di tutto, cambiare tutto, ragionare di tutto. Ma una legge - ha sottolineato Matteo Renzi dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla norma salva Berlusconi - si adotta se serve agli italiani, non se si immagina che possa servire o non servire a un italiano.

Giustizia, amnistia e indulto, giustizia e fisco: salta il patto tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi

La minoranza Pd pensa che il premier sulla vicenda della norma salva Berlusconi anziché chiarire la questione alimenti sospetti. "Questa ossessione su Berlusconi sia da parte di chi lo ama, che da parte di chi lo odia - ha sottolineato il premier - non mi riguarda. A forza di pensare a lui, per anni - secondo Renzi - si sono dimenticati degli italiani".

Viste le ultime dichiarazioni del premier sembra ormai saltato, se ma ci sia stato, il possibile accordo tra Renzi e Berlusconi su giustizia, amnistia e indulto di cui avevano parlato diversi giornali; presunto accordo sulla giustizia fortemente criticato dal leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo".

Riforme e pensioni, 'lite' nel Pd, Damiano a Renzi: quota 100 ok per pensionati, non per nominati

"Caro Renzi, la 'quota 100' applichiamola alle pensioni per fare uscire dal lavoro chi ha 60 anni di età e 40 di contributi e non ai capilista della nuova legge elettorale". Lo ha dichiarato il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, della minoranza del Partito democratico, in un comunicato stampa inviato alla vigilia dell'inizio dell'esame del ddl della nuova legge elettorale Italicum in aula al Senato della Repubblica.

"Per l'Italicum - ha affermato l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del Governo Prodi - 100 collegi sono decisamente troppi ed il numero dei parlamentari eletti dai cittadini risulterebbe - secondo Cesare Damiano - troppo esiguo rispetto a quelli nominati dai capi partito. Cambiamo verso, anche - ha sottolineato il parlamentare della sinistra Pd - mettendo rapidamente riparo al pasticcio del decreto fiscale con la cancellazione della norma del 3%" .