Il mondo della Scuola esulta: la commissione Affari costituzionali del Senato di Palazzo Madama riconosce l'incostituzionalità del Disegno di legge 1934 presentato dal Governo Renzi, con un risultato di parità 10 voti a favore e 10 contrari, determinato dall'assenza non prevista di tre Senatori, A. Augello, G. Quagliarello e S. Torrisi e del no decisivo, del Senatore Mario Mauro.

Il governo perde la battaglia, ma non la guerra

Il Governo perde la prima battaglia dunque, ma non la guerra, l'intenzione è quella di portare avanti comunque la riforma con le dovute correzioni degli aspetti del Disegno di legge ritenuti incostituzionali.

Mario Mauro, ex Ministro della Difesa, afferma che il disegno di legge è scritto male e che va corretto, questo però non determinerà, per chi avesse sperato in un blocco definitivo, la fine del cammino della riforma che indipendentemente da questo aspetto importantissimo proseguirà dritto per la per la propria strada.

La Determinazione del Pd

Il Pd non si abbatte, sembra determinato a non lasciare la presa nonostante gli scioperi, le manifestazioni, i flash mob, il blocco degli scrutini che ha visto l'adesione massiva e coerente dei docenti arrabbiati e delusi come da tempo non accadeva nella storia della scuola italiana. Marcucci Presidente della commissione Cultura afferma:"Non c'è nessuna battuta d'arresto per il voto della commissione Affari costituzionali. Abbiamo deciso di affrontare un confronto vero sugli oltre 2000 emendamenti, una scelta che dovrebbe essere salutata con favore dalle opposizioni". Una gioia effimera dunque quella dei docenti, che hanno sperato in un ritiro e gridato alla vittoria anzitempo.

Gli aspetti incostituzionali

Gli aspetti incostituzionali al vaglio della la commissione Affari costituzionali del Senato di Palazzo Madama vertono perlopiù su questi argomenti:

  • Il ruolo tanto discusso del Dirigente scolastico
  • Il contratto collettivo di lavoro e la libertà di insegnamento
  • La valutazione del personale docente
  • Garanzie di stabilità professionale (trasferimenti-mobilità)
  • Bilanciamento dei poteri (Governo-sindacato-scuola)
  • Il rinvio delle assunzioni degli idonei al concorso indetto nel 2012
  • Contratto a tempo indeterminato in bilico tra albi territoriali e contratti triennali rinnovabili.