La Scuola non si arrende. Giovedì 17 marzo 2016, l' AND, l' Associazione Nazionale Docenti, con a capo il Presidente Francesco Greco, ha depositato i quesiti referendari in Cassazione insieme a molte associazioni tra le quali la notissima Illuminitalia. I quesiti presentati dal Prof. Dott. Villone, esimio costituzionalista, formulati dopo mesi di attento e costante lavoro, dovrebbero, senza alcun problema, superare l' esame della Corte.

Quattro quesiti a prova di bomba

Il riscatto tanto atteso, quello della scuola, sembra prender forma:una scuola ferita, umiliata che alza la testa fiera di esserci, benchél'attuale abrogazione dell' intera legge 107/15, a detta di molti, non sia praticabile.

I quattroquesiti, dunque, abrogano parte della stessa, ma lo fanno in modo ben strutturato: il primo mira a ridurre ilpotere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede; il secondo ad eliminare 200-400 ore di alternanza scuola-lavoro che favorirebbe lo sfruttamento giovanile; il terzo riguarda gli eventuali finanziamenti privati a singole scuole che creerebbe all'interno del panorama territoriale, differenziazioni sostanziali tra scuole di serie A e B ed infine l'abrogazione di parti importanti della legge che, andando a modificare strutturalmente il comitato di valutazione, con l'introduzione di figure amene a metodologie e dinamiche scolastiche, eliminerebbe in un colpo solo la mediazione sindacale utile a garantire la democrazia delle scelte e la tutela del lavoratore.

L'effetto domino dei Referendum sociali

Ci si appresta dunque ad una nuova stagione referendariache vede coinvolta la scuola insieme ai quesiti di trivelle, acqua ed inceneritori, nella speranza che un effetto domino di partecipazione alle urne, per raggiungere il tanto sperato Quorum, possa prendere corpo e coinvolgere le masse, anestetizzate e sempre più preoccupate dalle difficoltà quotidiane. È necessario, ora più che mai, che gli italiani si rendano consapevoli dei propri poteri politici e prendano parte al voto, alla vita democratica del Paese.