Nuovi sondaggi elettorali politici aggiornati a mercoledì 2 dicembre. Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato della caduta del Partito democratico, oggi i dati dell'istituto Emg fotografano una situazione analoga, dando il Partito democratico quasi sotto il 30 percento da una parte e dall'altra certificando la risalita del Centrodestra. Il mese di dicembre potrebbe segnare due clamorosi sorpassi: quello del Movimento 5 Stelle ai danni del Pd e quello della coalizione di Cdx sul Centrosinistra. Utopia? Non esattamente.

Il Centrodestra rialza la testa

La Lega Nord torna a fare la voce grossa nei sondaggi. Secondo Emg, rispetto all'ultima rilevazione, il partito di Matteo Salvini ha guadagnato lo 0,6 percento, salendo fino al 15,9 percento. Nessuna forza politica questa settimana ha fatto meglio della Lega, che ora crede nuovamente di poter superare la soglia psicologica del 16 percento. Soltanto a marzo e aprile infatti il Carroccio aveva raggiunto tale percentuale, senza mai salire oltre il 16,1%, che ad oggi resta la percentuale più alta raggiunta dalla Lega.

Stabile invece Forza Italia, segnalata in calo dello 0,1 percento. Una flessione impercettibile per il partito di Silvio Berlusconi, il cui obiettivo è quello di raccogliere quanti più voti possibili dagli indecisi da qui fino alle prossime elezioni, in modo da favorire il sorpasso della coalizione del Centrodestra sul Centrosinistra.

Forza Italia, ripetiamo, si conferma in questa prima settimana di dicembre al 12,0 percento.

Stabile anche Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni è dato al 4,8 percento (-0,1 percento rispetto alla settimana scorsa). Rimane comunque un dato più che positivo per il partito, che conferma di essere, ad oggi, nettamente più forte del Nuovo Centrodestra di Alfano.

Gli ultimi sondaggi infatti vedono Ncd al 2,5 percento, in calo dello 0,4 percento rispetto a 7 giorni fa. Un calo notevole, che accomuna anche il partito di maggioranza come vedremo nel prossimo paragrafo.

Partito democratico e Centrosinistra in difficoltà

L'allarme è ufficialmente scattato. Dal 12 ottobre il Pd non è più cresciuto.

Anzi, ha sempre perso punti percentuali settimana dopo settimana. Dal 32,9 percento di 50 giorni fa, ora il Partito democratico si trova al 30,3 percento. Una flessione del 2,6 percento. Rispetto alla stessa data, il Movimento 5 Stelle ha invece guadagnato l'1,3 percento. Ad accentuare la tensione all'interno del Pd anche il dato complessivo dell'area del Centrosinistra, pari al 33,8 percento.

Se confrontiamo la percentuale della coalizione di Centrosinistra con quella del Centrodestra, i due schieramenti sono divisi dall'1,1 percento. Se teniamo in conto una crescita contemporanea di Lega Nord e sopratutto Forza Italia, e un ulteriore calo di qualche punto del Partito democratico, va da sé che profetizzare un sorpasso del Centrodestra sul Centrosinistra non è più utopistico.

Va poi sottolineato come anche il Movimento 5 Stelle sia un elemento importante della partita.

M5S a 2,4 punti percentuali dal Pd

La rimonta del M5S sul Partito democratico è quasi completata. Le due forze politiche sono separate da 2,4 punti percentuali. Un'inezia, se si considera la tendenza degli ultimi mesi, durante i quali il Movimento 5 Stelle ha recuperato, sempre secondo le stime di Emg, qualcosa come 16 punti percentuali rispetto alla rilevazione del 1 dicembre 2014. Sono trascorsi 12 mesi da allora, da quando la rimonta appariva impossibile. Per conoscere gli ultimi sondaggi elettorali politici cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.