Il referendum del 17 aprile, indotto con l'intento di evitare il rinnovo delle concessioni, fino all'esaurimento del giacimento, alle piattaforme offshore entro le 12 miglia dalla costa, era già nato con molte proteste nei confronti del Governo. Ad essere contestata era stata la scelta della data: si voleva l'election day, ovvero votare in concomitanza con le elezioni amministrative in maniera tale da avere maggiore affluenza e risparmiare circa 300 milioni di euro.

Adesso una petizione online chiede una maggiore informazione da parte del Governo e dei mass media.

Cosa chiede la petizione

La richiesta è stata portata avanti da Sergio Bellucci, presidente della Free Hardware Foundation, ed è al momento sulla pagina iniziale del famoso sito "Change.org". In essa si ricorda come nel 2004, in vista delle elezioni europee, l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi mandò un sms firmato “Presidenza del Consiglio dei Ministri” per incitare a recarsi alle urne. Comportamento che viene definito scorretto per un appuntamento politico ma "un obbligo morale e sociale per un appuntamento referendario".

 Proprio per questo si chiede che il governo "invii un SMS informativo attraverso i gestori di telefonia mobile per garantire la conoscenza della scadenza referendaria", con un invito anche al Presidente della Repubblica affinché faccia "un richiamo ufficiale al Governo, al Parlamento, alla Rai" e "all’intero mondo dell’informazione".

Il perchè della mobilitazione online

Un ottimo strumento quello consigliato dalla petizione tanto che in una settimana ha raccolto più di 14mila sottoscrizioni, numero in continua crescita. I motivi della richiesta vengono ribaditi più volte e sono essenzialmente due. Il primo riguarda la poca informazione che viene portata avanti circa la consultazione popolare, sia da parte dei mass media ("un appuntamento che la stampa, le televisioni commerciali, il servizio pubblico, stanno ignorando") sia da parte del governo ("La Presidenza del Consiglio, così solerte a informare su tutto, sembra scegliere la strada del disinteressamento").

Il secondo riguarda l'argomento stesso del referendum che fa sì che i cittadini non siano chiamati ad esprimersi su questo o quel politico ma su un tema ben preciso che sta acquistando, specie in quest'ultimo periodo, sempre maggiore importanza.

La petizione è rivolta al Presidente del Senato, della Camera, ai presidenti dell'AGCOM e della Rai e, ovviamente, al presidente del Consiglio Matteo RenziLa mancanza di adeguata informazione viene lamentata da parte di molte associazioni e schieramenti politici, anche se ancora non siamo entrati nel mese precedente alla consultazione.

Il Governo farà orecchie da mercante o deciderà di impegnarsi, come da suo dovere politico e morale, per poter garantire una piena conoscenza ai cittadini e il formarsi di una sana coscienza critica sul tema?

A ben vedere un buon segnale con una valenza simbolica molto forte potrebbe essere anche un semplice "tweet al giorno" da parte del Presidente del Consiglio, come proposto anche dal promotore della petizione. Scopriremo presto come hanno intenzione di comportarsi il presidente Renzi e tutto il Governo.