Come ormai è conclamato da qualche anno, ed è stato confermato anche dai ballottaggi di domenica scorsa, quando si presenta ai ballottaggio il Movimento 5 Stelle riesce praticamente sempre a spuntarla, sconfiggendo senza alcuna differenza i partiti di centrosinistra come quelli di centrodestra. Ma come sempre c'è "un'eccezione che conferma la regola". Stiamo parlando di Alpignano, comune di poco meno di 17.000 abitanti in provincia di Torino situato a circa 15 chilometri a ovest del capoluogo piemontese.
Il territorio sorge a cavallo del fiume Dora Riparia nella pianura della Val di Susa e in passato era noto come il "paese delle lampadine" poiché nel 1885 vi vennero fabbricate le prime lampadine elettriche d'Italia. Da domenica però Alpignano è anche l'unico caso in tutta Italia nel quale - su un totale di 20 ballottaggi ai quali erano stati ammessi - i 5 Stelle sono stati sconfitti. Visto che in tutti gli altri 19 comuni sono invece riusciti a vincere. La vittoria nella cittadina torinese è infatti andata ad Andrea Oliva, sostenuto da due liste civiche "Alpignano Sicura" e "Siamo Alpignano" che domenica ha ottenuto il 60% dei voti rispetto invece al 40% del candidato grillino Cosimo Di Maggio.
I risultati del primo turno
Il 5 giugno in occasione del primo turno il futuro sindaco Andrea Oliva si era già affermato come il più votato con il 33,8% davanti appunto a Di Maggio del Movimento 5 Stelle che si era fermato poco al di sotto del 23%. Un risultato che ha permesso ai pentastellati di accedere al ballottaggio per appena dieci voti di differenza grazie alla spaccatura nel centrosinistra, che si presentava diviso con due distinte coalizioni. Infatti Gianni Da Ronco, appoggiato da una parte della sinistra, si era fermato a 1.836 voti, contro i 1.846 dei grillini. Mentre più indietro di altri 200 voti era arrivato Roberto Boerzio, candidato del Pd e di altre tre liste civiche. Insomma un primo turno equilibrato che ha permesso comunque, seppure per il "rotto della cuffia", ai 5 Stelle di partecipare al ballottaggio.
La vittoria del civismo
A differenza però di quanto avvenuto nel resto d'Italia (dalle grandi Roma e Torino, fino alle cittadine più piccole), una volta trovatisi di fronte al "testa a testa" i cittadini di Alpignano non hanno optato per il candidato pentastellato, ma hanno invece scelto di premiare il candidato civico Andrea Oliva. Il 47enne consulente informatico aveva rifiutato qualsiasi apparentamento con formazioni politiche nazionali, usando forse da questo punto di vista un po' gli stessi argomenti in genere utilizzati dai grillini, ma riuscendo così ad imporsi con un largo margine pari a ben 1.400 voti assoluti.
Eppure a sostegno del candidato a 5 stelle Di Maggio nella settimana antecedente al ballottaggio erano arrivati nel paese diversi big nazionali del Movimento, su tutti il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, assieme all'europarlamentare Beghin e a diversi deputati e senatori piemontesi. Ma tutto questo non ha impressionato particolarmente i cittadini alpignanesi che hanno preferito le liste civiche di Oliva, il quale è quindi da ieri il nuovo sindaco.