Oggi, lunedì 27 giugno, si incontreranno a Parigi in un vertice a tre il Presidente francese Hollande, la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi; l'obiettivo è capire cosa succederà all'Unione Europea dopo l'abbandono della Gran Bretagna e cercare di superare il malcontento nei confronti delle autorità comunitarie che ormai sta prendendo il sopravvento in molti Paesi.

La Brexit è stata un colpo durissimo all'Unione Europea perché mai prima d'ora un Paese membro aveva deciso tramite un referendum di abbandonare il progetto europeo e perché da adesso si apre un futuro pieno di incognite in cui non si sa più niente con certezza; anche il progetto di Europa unita che sembrava intoccabile si è rivelato fragile ed è stato messo in discussione dalla volontà popolare.

Si rischia l'effetto domino

La paura più grande delle autorità comunitarie è che dalla Brexit possa scaturire un effetto domino in cui anche altri Paesi possano chiedere di uscire dall'Unione, e questo rischio è abbastanza elevato perché anche Danimarca, Finlandia, Austria e alcuni Stati dell'Europa dell'est stanno già manifestando la volontà di organizzare referendum molto simili a quello britannico.

Se fino allo scorso giovedì l'Unione Europea sembrava intoccabile, adesso appare fragile ed esposta al contagio di nuove uscite, in preda al malcontento e alla mancanza di fiducia nelle autorità comunitarie che appaiono sempre più lontane dalle reali esigenze dei cittadini.

Una difficile decisione

Quello di oggi tra i tre leader dei Paesi più importanti dell'Unione Europea sarà un vertice molto lungo e difficile, in cui si cercherà di dare una prima risposta unitaria alla Brexit e non ci potranno essere dubbi o tentennamenti perché in tal caso sarà l'intera Unione Europea ad autodistruggersi.

Si cerca una risposta forte ed unitaria che possa fare capire che anche senza Londra l'Europa comunitaria rimane un'entità unita e capace di imparare dai propri errori, perché è stata l'incapacità di Bruxelles di fare fronte comune all'emergenza immigrazione e alle nuove sfide del terrorismo internazionale a portare il popolo britannico a prendere la decisione di lasciare.

 

Dalle risposte che arriveranno dal vertice di oggi dipenderà la sopravvivenza stessa dell'Unione e quindi non possiamo che aspettare con ansia la conferenza stampa finale che segnerà il destino di quasi 500 milioni di persone di 27 Stati diversi.