Sarà una battaglia lunga e complicata, ma qualcosa, all'interno dei palazzi del potere, comincia già a smuoversi. Nella giornata di martedì 21 giugno, infatti, si è svolta una conferenza stampa al Senato della Repubblica nella quale è stato presentato ufficialmente il Disegno di Legge che permetterà, si spera, di riconoscere la qualifica professionale al mestiere di pizzaiuolo. Il paradosso, infatti, è che in Italia (la patria della pizza) non ci sia ancora un albo professionale per questo mestiere.

A Palazzo Madama sono intervenute tutte le maggiori associazioni di pizzaiuoli italiani che, con in testa l'Upter di Alfredo e Mario Folliero, stanno dando il supporto necessario ai senatori che si sono fatti avanti per rendere questo Ddl una Legge vera e propria.

In realtà il Ddl era stato già presentato dal senatore Bartolomeo Amidei lo scorso 9 marzo in accordo con altri 21 senatori della Repubblica che lo hanno sottoscritto.

Cosa presuppone il Disegno di Legge 2280

Al fianco di Amidei è intervenuta anche la senatrice Paola Pelino, la quale si è detta molto soddisfatta dell'entusiasmo che le associazioni stanno portando all'interno dei palazzi del potere, un supporto indispensabile per far sì che il mestiere di pizzaiuolo venga finalmente riconosciuto in Italia dopo anni e anni di battaglie. In pratica il Ddl 2280 disciplina l'attività di pizzaiuolo e ne riconosce la qualifica: l'obiettivo ultimo di tutto ciò è la creazione di un vero e proprio albo nazionale dei pizzaiuoli professionisti, un po' come accade per quello dei medici, degli avvocati e dei giornalisti, tanto per citarne alcuni.

Presente a Palazzo Madama, assieme a Evandro Taddei, anche l'Unione Pizzaiuoli Tradizionali e Ristoratori con a capo Alfredo e Mario Folliero, l'associazione che prima di tutte ha appoggiato il senatore Amidei nella sua lotta verso la qualifica della professione. La strada sarà lunga e tortuosa ma c'è grande consapevolezza nei propri mezzi, un obiettivo che deve essere condiviso da tutti e che porterà finalmente il pizzaiuolo ad avere una sua qualifica professionale in Italia e nel mondo.