Si è svolto questo 22 ottobre a Roma il "No Renzi Day" con una manifestazione che ha visto alcune decine di migliaia di persone sfilare fra le vie del centro per lanciare un "No sociale al referendum" del 4 dicembre. Durante il corteo Blasting News ha avvicinato Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista. Ecco cosa ci ha detto.

"Padroni e banche hanno bisogno di leggi più veloci da fare prima che il popolo se ne accorga"

Ferrero, manifestate per il "No Renzi Day" e per dire No alla riforma costituzionale, che cosa vi spaventa di più della possibile vittoria del Sì?

"La manomissione della Costituzione che vuol fare Renzi permette al Governo di procedere più rapidamente e di obbligare il Parlamento di discutere delle leggi che vuole il Governo in modo più rapido. Bisogna chiedersi a chi serve: tutte le volte che sono state fatte delle leggi molto rapidamente sono state delle fregature per la gente. Penso alla Legge Fornero, approvata in 15 giorni. Questo perché il Governo ha bisogno di andare veloce e fare le leggi prima che la gente si accorga che cosa c'è dentro e Renzi vorrebbe che ciò accada sempre. Monti a suo tempo l'ha fatto col "terrorismo" dello spread, mentre Renzi lo vuol fare come cosa fisiologica. Quindi a chi serve una Riforma che aiuta a fare le leggi in fretta? Ai padroni e alle banche che hanno bisogno di leggi contro il popolo, prima che questo si accorga di cosa succede. Noi crediamo che la rapidità servirebbe invece nel creare posti di lavoro, nell'avere lista di attesa più brevi nella sanità e nell'avere diritti. Ma le leggi affinché siano fatte bene hanno bisogno di essere discusse nel Paese, in modo che le persone possano valutare e se opportuno anche fare sciopero per cambiarle: ma non che ci siano blitz di chi vuol fare come vuole. Il nodo fondamentale del nostro No al referendum è questo e lega le questioni sociali a quelle democratiche."

La legge di Bilancio presentata da poco dal Governo è tutta da buttare o contiene pure qualcosa di buono?

"E' la logica dell'elemosina dopo che hai distrutto i diritti.

Esempio sulle pensioni: la legge Fornero ha tolto 8 miliardi all'anno ai pensionati e quella fatta prima da Berlusconi ne tolse 2: pertanto in pochi anni sono stati tolti 10 miliardi di diritti, adesso Renzi mette lì 2 miliardi per fare elemosina e dividendo la gente, perché qualcuno avrà più soldi ma altri niente. il punto è che mancano 8 miliardi. Sul lavoro Renzi ha distrutto diritti (vedi articolo 18) e poi fa l'elemosina, perché lui vuole che la gente dica "grazie" e "per favore" per ottenere qualcosa. Noi invece siamo per avere diritti certi e uguali per tutti, che non siano legati al dover chiedere favori al governante di turno."

"Percorso della sinistra unita si è fermato per la scelta di SEL. Ora lavoriamo per una sinistra unitaria e plurale, ripartendo dalle liste locali"

Un anno fa si parlava molto della nascita di un nuovo soggetto unitario della sinistra, mentre oggi questo percorso è fermo, il tutto considerando che al massimo fra 16 mesi ci sono le elezioni politiche. Cosa può succedere nella prossima fase?

"Il processo unitario si è fermato perché SEL ha deciso di fare Sinistra Italiana invece che lavorare per la costruzione di un'organizzazione unitaria più ampia.

Noi stiamo lavorando per creare una "sinistra unitaria e plurale", cioè in cui ognuno ci stia con la propria identità: chi è comunista, chi è ambientalista, chi è femminista, chi è amico del Papa o quello che si vuole. Ma con un programma molto chiaro di alternativa al PD, su questo continuiamo a lavorare. Abbiamo fatto recentemente una bella assemblea a Sesto Fiorentino delle liste unitarie della sinistra che si sono presentate alle Comunali; spero e confido che da quell'esperienza unitaria nei Comuni si possa partire per costruire anche una lista unitaria per le prossime elezioni politiche. Ripeto, essa deve essere anti-liberista e alternativa al PD, non invece una roba che non si capisce se sta con Renzi o no".