Matteo Renzi, ospite a "L'Arena", su Raiuno, ha parlato del referendum costituzionale, attaccando pesantemente Pierluigi Bersani e Silvio Berlusconi. Il Premier, ha, infatti, accusato, l'ex segretario del PD, di essere un voltagabbana. "Bersani ha votato tre volte sì alla riforma. Se vota no, tutti si faranno una propria idea in merito", ha affermato. Discorso simile per Berlusconi.
Il Cavaliere avrebbe cambiato la sua idea sul voto, dopo l'elezione di Mattarella. Renzi ha proseguito il suo j'accuse, affermando che molta gente ha deciso di votare no, solo per antipatia, senza tenere conto dell'interesse del Paese.
Il no non cambia nulla
Matteo Renzi continua nella sua campagna politica in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. Il Premier, ospite all' "Arena", su Raiuno, ha attaccato pesantemente Bersani e Berlusconi. L'ex segretario Dem, viene visto da Renzi come un voltagabbana, in seguito alla sua intenzione (manifestata in un'intervista al "Corriere della Sera"), di votare no al referendum.
Secondo l'ex sindaco di Firenze, infatti, Bersani ha votato per tre volte sì alla riforma e ora, avrebbe cambiato idea per puro interesse personale e antipatia verso di lui. Renzi ha anche affermato che, se vincesse il no, l'Italia rimarrebbe ancorata ai vecchi problemi, ovvero instabilità e costi abnormi della politica. Matteo Renzi, oltre a Bersani, ha attaccato anche Berlusconi in merito alla scelta di Forza Italia di votare no al referendum. Secondo il Premier, il Cavaliere era favorevole alla riforma,ma poi vi è stata una rottura, in seguito all'elezione di Mattarella a Presidente della Repubblica. La scelta del no è definita "incomprensibile", ma il Premier si sente fiducioso del fatto che, molti elettori di centrodestra alla fine voteranno sì.
Voto per antipatia
Renzi, parlando della scelta di molti politici, primi tra tutti Berlusconi e Bersani, di votare no al referendum costituzionale, ha affermato che, ad oggi, ci sono due categorie di politici: quelli che vogliono cambiare il Paese e chi "fa politica per attaccare gli altri".
Il Premier ha invitato anche gli elettori a non votare no per antipatia nei suoi riguardi, perchè, ha affermato, ci saranno altre occasioni per mandarlo a casa. Chi vota no per antipatia, ha sottolineato, dimostra scarso interesse per il Paese.