Manca ancora qualche giorno al fatidico voto relativo al referendum sulla riforma costituzionale. La modifica proposta dal premier e dal ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi è argomento caldo ormai da mesi, discusso da tutti i partiti politici italiani e persino all'estero. Matteo Renzi è intervenuto nuovamente sul tema alla trasmissione '60 minutes' della Cbs, rilasciando alcune dichiarazioni in merito.
Le dichiarazioni di Matteo Renzi - "Se perderò il referendum non sarà un problema per me. E' un problema per le nuove generazioni di italiani perché è la perdita di un'opportunità. Questo non e' un referendum che cambia la democrazia ma che riduce la burocrazia" ha dichiarato il premier Matteo Renzi, che sottolinea che la sua idea è quella di semplificare le cose nel nostro Paese.
Le ipotesi di cambiamento
Siamo il peggior Paese nel mondo in termini di burocrazia, secondo il presidente del Consiglio. Matteo Renzi dice di non essere come i vecchi politici italiani, attaccati alle poltrone per diverse decadi.
Il premier qualche mese fa aveva dichiarato che in caso di vittoria del no si sarebbe dimesso, per cambiare versione. Il Sì per Renzi rappresenta un'apertura al futuro per l'Italia, un Paese di cui il premier si dice sicuro di conoscerne le potenzialità. Dall'altro lato, sono numerosi i partiti e le personalità che si sono schierati apertamente per il no, portando avanti delle vere e proprie campagne in tutta la nazione. Dopo il referendum - Resta l'incertezza sul dopo referendum. In caso di vittoria del si domenica alle urne, il premier continuerà il suo mandato con le modifiche alla Costituzione da lui proposte. Se fosse il no ad ottenere la maggioranza dei voti degli italiani, non si ha la sicurezza di cosa accadrà in campo politico in Italia.
Si parla di governo tecnico, di elezioni o di una permanenza di Renzi fino al prossimo voto, tutte ipotesi di un futuro che inizia dal prossimo lunedì 5 Dicembre e che dipendono dalla consultazione referendaria.