Oggi 10 novembre, analizziamo gli ultimi dati sui Sondaggi per il referendum Costituzionale 2016. A meno di un mese dal giorno in cui i cittadini si recheranno alle Urne il NO sembra in vantaggio rispetto ai SI, ma possiamo davvero fidarci di questi sondaggi dopo quanto visto con la Brexit e recentemente con la vittoria inaspettata di Donald Trump? Proprio il ciclone Trump potrebbe portare anche ripercussioni sul referendum costituzionale e sulle decisioni degli italiani in merito.

Ultimi Sondaggi Referendum 2016: Si in vantaggio al Nord, No davanti al Sud

Ricordiamo subito che si voterà il prossimo 4 dicembre 2016 e che se vinceranno i NO la proposta di riforma costituzionale sarà bocciata e tutto rimarrà come ora. In caso di vittoria dei SI invece, la riforma della costituzione voluta dal PD di Matteo Renzi potrà vedere luce. Secondo una interessante analisi del quotidiano La Stampa, i Si sarebbero in vantaggio nel nord Italia, mentre i NO al Sud. Soprattutto in Sicilia si segnala il vantaggio più ampio per il fronte del NO, con oltre 10 punti percentuali. Ovviamente una componente fondamentale saranno coloro che ad oggi 10 novembre si considerano ancora indecisi e che sono ben il 25% degli intervistati.

L'arrivo a sorpresa di Trump potrebbe cambiare le carte in Tavola? Potrebbe esser una spinta anche per mandare alle urne gli elettori indecisi che in questo referendum vedono la possibilità di votare contro Renzi.

I dati aggiornati, Sondaggi Referendum Costituzionale oggi: No in vantaggio

Passando ad analizzare i dati degli ultimi sondaggi sul referendum ad oggi 10 novembre, si può notare come il No sia solitamente in vantaggio, ma lo scarto è comunque ridotto e quindi le sorprese alle urne potrebbero non mancare. Per Demopolis i NO sono al 50,5% contro il 49,5% dei SI, uno scarto davvero troppo piccolo per potersi fidare di questa rilevazione.

Tra gli altri istituti che hanno condotto recentemente un sondaggio sul referendum costituzionale, Winpoll da in vantaggio i No con il 52,5%, per Index sempre i NO con il 51.8% mentre Tecnè vede i NO addirittura al 52,9% contro il 47,1% dei SI.

Chi voterà SI sembra meno incline però ad esprimere la propria opinione (ad esempio in Rete dove i NO sono oltre il 60%), ma come successe con Berlusconi in Italia, e ora in USA con Trump, alle urne tutto può esser ribaltato... Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra e se volete cliccate su Segui in alto!