Quello di oggi è, a pieno titolo, un sabato di campagna elettorale. Il Parlamento è ancora in carica. Il Governo è al lavoro e il Presidente della Repubblica non ha ancora sciolto le Camere. Eppure, è come se già ci trovassimo in Campagna elettorale. E non solo per i toni che ormai da mesi, prima e dopo il Referendum costituzionale attraversano il dibattito pubblico. Ma perchè oggi in un sabato di anticipi di serie A e 'struscio' pomeridiano, l'agenda politica è già ricca di appuntamenti dal sapore fortemente elettorale.

Renzi a Rimini

Renzi parte dall'Assemblea degli Amministratori del Pd - #energialocale - per riprendere le sue iniziative pubbliche. Mentre una parte della minoranza del Partito si ritroverà a Roma attorno all'acerrimo avversario interno, Massimo D'Alema, Renzi parlerà ai rappresentanti degli Enti locali. È più che probabile che l'ex Premier non si limiterà a fare il punto sulle amministrazioni del territorio ma affronterà i principali nodi dell'attualità politica: dal Fisco ai rapporti sempre più complicati con l'Ue. Dalla difficile ricostruzione post terremoto alle prossime elezioni politiche.

Su cui a quanto pare, manca solo la data.

Meloni e Salvini scendono in piazza a Roma

I due leader della destra antieuro e 'sovranista' sì ritroveranno invece a Roma nella cornice di Piazza San Silvestro, dove c'è già chi parla di "un nuovo predellino del Centrodestra". Un appello, quello che verrà lanciato dala Capitale, per chiedere di andare al voto quanto prima. Oltre e Meloni e Salvini in piazza dovrebbe esserci anche Giovanni Toti che però rappresenterà Forza Italia fino ad un certo punto. Sono infatti di oggi le prese di posizione di Renato Schifani che ha ribadito ancora una volta quella che pare essere la posizione del Partito di Berlusconi: nessuna fretta di andare al voto. Sarà importante anche per questo, misurare la piazza del Centrodestra che appare sempre più frazionato fra la posizioni oltranziste del fronte Lega- Fdi e le più moderate affermazioni del partito del Cavaliere.

A proposito di Berlusconi. È di oggi l'ennesima tegola giudiziaria che arriva con un altro rinvio a giudizio connesso alle note vicende del cosiddetto 'Processo Ruby'. Non certo di buon auspicio nell'attesa che Strasburgo si esprima sull'eventuale riabilitazione politica di colui che, nonostante tutto, si sente ancora l'unico vero leader del Centrodestra.