Sono ormai giorni difficili per la Sindaca Virginia Raggi, e ieri sono arrivati nuovi problemi per lei. Sappiamo oggi, con certezza, che la Raggi è indagata dalla Procura di Roma per abuso di ufficio. Lo scorso 9 agosto 2016 la Sindaca Capitolina firmò la delibera che determinò la promozione di Salvatore Romeo. Quest'ultimo era l'ex capo della sua segreteria politica a cui fu triplicato lo stipendio, subito dopo, però, intervenne l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per segnalare irregolarità nella procedura.
L'ennesimo attacco, ma dall'interno questa volta
L'ultimo attacco alla Sindaca arriva dalla sua stessa squadra nel Campidoglio. Ieri l'Assessore all'Urbanistica, Paolo Berdini, ha rilasciato un intervista al quotidiano torinese 'La Stampa' che indica Virginia Raggi come una persona inadeguata al ruolo che ricoprire da quando è stata eletta dai cittadini romani. L'intervista continua con Berdini che è preoccupato delle persone di cui si fida la Raggi indicandoli come una corte dei miracoli, che portano ad una situazione insostenibile la città.
L'Assessore si dice dispiaciuto per quello che sta accadendo, ma ribadisce che la nuova Sindaca di Roma non è pronta a ricoprire tale ruolo così importante nella Capitale.
La critica maggiore vai ai collaboratori scelti dalla Raggi che secondo lui sono degli sprovveduti e simili ad una vera e propria banda, mentre a Roma ci andrebbe il meglio del meglio per risanare la situazione disastrosa lasciata dalle varie precedenti amministrazioni. Si torna anche a parlare della vicenda Romeo e del ciclone delle polizze vita stipulate con Virginia Raggi beneficiaria.
Secondo l'opinione di Berdini, Romeo e la Raggi erano amanti e lui stesso l'ha sospetatto fin dal primo giorno, ma si chiedeva il motivo di questo rapporto. Lei è già separata da tempo, quindi non c'è niente di male nell'amare un'altra persona. Ricordiamo inoltre che la Procura di Roma, il giorno successivo all'uscita sui giornali della notizia delle polizze a vita, ha negato che ci sia un reato penalmente rilevabile.