Nel corso del recentissimo bilaterale USA-Cina, il presidente Xi Jinping avrebbe manifestato tutta la sua comprensione al suo omologo statunitense, Donald Trump, in riferimento all'attacco missilistico effettuato sulla base siriana di al-Shayrat. Questo è la versione americana ed è quanto dichiarato alla stampa dal segretario di Stato, Rex Tillerson. Pechino è di tutt'altro avviso ed è arrivata puntuale la smentita.

"La Cina - ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri, Hua Chunying - si oppone all'uso della forza militare per risolvere le controversie internazionali, nel rispetto della sovranità degli altri Paesi. C'è un solo modo di risolvere la crisi siriana ed è la soluzione politica".

'Spetta ai siriani decidere il loro futuro'

La Cina, al pari di Russia ed Iran, ha sempre supportato il governo di Damasco in quanto "unico governo legittimo del Paese". A meno che, ovviamente, non sia il popolo siriano a decidere per una svolta. La soluzione è quella ribadita dal Cremlino ormai da diversi anni, sia il popolo siriano a decidere da chi vuole essere governato tramite un'elezione democratica che preveda, ovviamente, anche la partecipazione dell'attuale presidente.

"Spetta ai siriani decidere il loro futuro ed alla comunità internazionale il compito di rispettarne la scelta - ha aggiunto la portavoce della diplomazia cinese - ora però l'obiettivo diventa quello di evitare un'ulteriore escalation militare e garantire una continuità al processo politico ancora lungo e difficoltoso".