I rappresentanti dell’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno ufficialmente chiesto alla Russia di non appoggiare ulteriormente il Governo di Assad in Siria, pena un peggioramento dei suoi rapporti con gli USA.

Il Segretario di Stato Rex Tillerson sarà a Mosca questa settimana, e si presuppone che l’incontro verterà proprio sui rapporti della Russia con il Governo di Bashar al-Assad. Secondo gli americani, appoggiando il Governo siriano, la Russia sarebbe in parte responsabile dell’attacco con armi chimiche di mercoledì scorso a Idlib.

“Spero che la Russia stia valutando attentamente se proseguire o meno la sua alleanza con Bashar al-Assad, perché ogni attacco del Governo siriano contro il suo popolo trascina la Russia in una spirale di responsabilità difficilmente definibili”, ha detto Tillerson durante il programma della ABC “This Week”.

L'incontro con Putin

Intanto, il Cremlino ha fatto sapere che il Presidente russo Vladimir Putin non ha programmato nessun incontro con il Segretario di Stato americano. “Non abbiamo annunciato un meeting. Un incontro con Tillerson al momento non è nei programmi del Presidente”, ha detto ai giornalisti Dmitry Peskov, il portavoce di Putin.

L’ambasciatore statunitense in Russia John Teft, aveva fatto sapere circa un mese fa che Tillerson avrebbe voluto incontrare Putin “a breve”, ma questa ipotesi sembra oggi sempre più remota.

Peskov ha aggiunto che Tillerson incontrerà il Ministro degli Esteri russo: “Se si materializzerà anche un meeting con il Presidente, sarete informati”.

Nonostante i rappresentanti dell’amministrazione Trump non abbiano prove che la Russia sia direttamente coinvolta nell’attacco di mercoledì scorso, il consigliere per la sicurezza nazionale H.R.

McMaster afferma che la Russia dovrebbe essere spinta a rispondere delle accuse, visto che dal 2015 le sue truppe sono schierate con l’esercito governativo siriano.

L’arrivo di Tillerson in Russia e le dichiarazioni rilasciate da McMaster rivelano l’intento degli Stati Uniti di fare pressione sulla Russia affinché faccia un passo indietro nella guerra in Siria, negando l’appoggio ad Assad sia a livello militare che diplomatico.

Le dichiarazioni di Tillerson

Intanto Tillerson si trova in Italia per il G7 e ha partecipato stamattina a una cerimonia dedicata al ricordo delle vittime del nazismo. Intervistato, ha ribadito la denuncia degli Stati Uniti verso i crimini di guerra “che si stanno compiendo in Siria”.

“Vogliamo dedicarci di nuovo a combattere tutti coloro che commettono crimini contro gli innocenti, in qualunque parte del mondo questo accada”. Ha detto Tillerson alla stampa. “Questa cerimonia serva da ispirazione a ognuno di noi”.

L’uso di gas chimico nell’attacco a Idlib e la risposta degli USA con il lancio di missili, hanno fatto sì che i rapporti fra Stati Uniti e Russia siano giunti ai minimi storici da decenni a questa parte.

Ma non è stato solo l’appoggio della Russia ad Assad a far sì che i rapporti deteriorassero: l’interferenza russa nelle elezioni americane e il supporto della Russia ai separatisti ucraini avevano già indebolito le relazioni diplomatiche fra i due paesi.