Questa volta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella toccherà fare gli straordinari, visto che al momento di un nuovo esecutivo non c’è traccia. Le recenti elezioni politiche del 4 marzo non hanno dato alcuna maggioranza, anzi, hanno diviso ancora di più i vari partiti. Il Movimento 5 Stelle è stato il partito più votato con un 32,7%, ma la coalizione di centrodestra ha sfiorato il colpaccio arrivando al 37%.

Il Partito Democratico invece, almeno per il momento preferisce risolvere le questioni interne, anche se non è da escludere un'alleanza con il centrodestra o con il M5S.

Il compito del Presidente della Repubblica è quello di assicurare al Paese un Governo e una maggioranza parlamentare, ma una cosa è dirlo, un'altra è farlo. Dopo il primo giro di Consultazioni infatti sarà necessario un secondo e proprio nella giornata di domani 10 Aprile, sarà sicuramente pubblicato il calendario con i nuovi appuntamenti.

Secondo giro di Consultazioni: il centrodestra salirà unito al Colle

Ieri in quel di Arcore si sono riuniti i vertici dei 3 partiti del centrodestra, i quali saliranno al Colle insieme per ribadire l'unione della coalizione.

Unione che però non sembra così solida come fanno trasparire i comunicati.

Il centrodestra indicherà Matteo Salvini come Premier per poi cercare i voti in Parlamento. Al momento tra Di Maio e Salvini sarebbe sceso il gelo dopo le ultime dichiarazioni del leader pentastellato. Il Movimento 5 Stelle infatti ha posto non solo il veto su Silvio Berlusconi, ma anche sui forzisti e addirittura ha parlato di “Allenaza di Governo” per far ripartire il paese proprio con il Partito Democratico. D’altro canto invece il leader leghista ha ribadito a gran voce che il partito azzurro è parte integrante della coalizione e se necessario si tornerà al voto il prima possibile. Giorgia Meloni invece ha espresso ancora una volta il suo no, ad un appoggio del PD.

Insomma questo è un intreccio che non sembra facilmente risolvibile in così poco tempo, tanto che incombe l’ombra di un terzo giro di Consultazioni. Non ci resta quindi che aspettare il prossimo giro di consultazioni, per scoprire quando e se verrà raggiunta un'intesa tra i partiti per la formazione di un governo. In caso contrario, potrebbero anche aprirsi le porte delle elezioni, come affermato dal leader leghista.

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