Matteo Salvini non perde occasione per criticare l'Europa, ma in Europa, il leader della Lega non si troverebbe poi così male, almeno secondo quanto riportato da Canard Enchaîné. Il celebre settimanale satirico, infatti,si è preso la briga di spulciare i conti presentati, nel 2016, dai vari gruppi al Parlamento Ue e ha fatto una scoperta molto interessante relativamente le spese presentate dal gruppo Europa delle Nazioni e delle Libertà. L'Enl, gruppo di estrema destra, che da sempre si caratterizza per la volontà sovranista e per le tendenze antieuropeiste, è composto da 36 eurodeputati, e vi fanno parte, tra i tanti, l'italiano Matteo Salvini, l'olandese Geert Wilders (fondatore e leader del Partito per la Libertà) e, fino al giugno 2017, Marine Le Pen (attualmente deputata all'Assemblea nazionale francese).

Cene parigine e regali extra lusso?

Secondo quanto riportato da Canard Enchaîné, gli eurodeputati Enl avrebbero speso somme altissime per cene in ristoranti di lusso, bottiglie di champagne e costosi regali di Natale. Sotto la lente d'ingrandimento sarebbe finita una serata al celebre ed esclusivo Pavillon Ledoyen (ristorante con 3 stelle Michelin non lontano dagli Champs Elysées). Qui, vi avrebbero cenato, da soli, Marine Le Pen e Matteo Salvini, per un conto di ben 401 euro a testa (a spese del Parlamento europeo e, quindi, dei contribuenti europei). È bene precisare che, la Lega, nelle scorse ore ha smentito la partecipazione di Salvini.

Inoltre, il ristorante Pavillon Ledoyen dello chef Yannick Alleno, ha confermato di non avere mai avuto tra i loro ospiti i due leader sovranisti.

Il gruppo Enl - che ha chiesto un rimborso di quasi 427mila euro (pagati, con i fondi del gruppo, da Le Pen) - avrebbe poi presentato a Bruxelles altre "spese pazze": bottiglie di champagne e di Gevrey-Chambertin ed una cena di Natale (a cui presero parte 140 persone) dal costo di 13.500 euro.

Va precisato, che il nome di Salvini o di altri leghisti, al momento non appare tra quelli dei richiedenti un rimborso, ma fonti dell'Europarlamento non escludono un coinvolgimento del Carroccio.

Il parlamento vuole dei chiarimenti

L’ufficio del Parlamento europeo ha comunicato, nei giorni scorsi, che fino a quando non si sarà fatta piena luce sulle spese non procederà ai rimborsi.

i rappresentati del gruppo, sono stati, quindi, chiamati a presentare delle "osservazioni scritte" relativamente le spese contestate.

Nelle scorse ore, Marjory Van Den Broeke, portavoce dell'Europarlamento ha spiegato che si tratta di "risorse gestite in maniera diretta dal gruppo".

Le spese contestate sono relative al bilancio 2016 del gruppo Europa delle Nazioni e delle Libertà e, ha visto la società Ernst and Young vestire i panni di audit esterno. Inizialmente, si erano individuati 596.995 euro non utilizzati nel rispetto delle regole imposte dall'Europarlamento. Di conseguenza, per la la commissione controllo di bilancio dell'Europarlamento, il gruppo Enl, dovrebbe restituire circa 477.750 euro all'amministrazione dell'assemblea di Strasburgo.