Di Maio, da un collegamento Facebook, prova a far ripartire il Governo Lega-Movimento 5 Stelle proponendo la squadra di Governo di Conte, ma escludendo Savona.

La proposta

La proposta era già stata avanzata dalla parlamentare grillina Laura Castelli, che poche ore prima aveva annunciato: "Stupisce il no di Savona al passo indietro". Successivamente si fa avanti anche Di Maio proponendo un altro nome per il ministero dell'Economia al posto del rifiutato Savona. L'annuncio avviene in una giornata passata tutta al Quirinale dove Mattarella ha ricevuto Luigi Di Maio e, in seguito, l'incaricato Presidente del Consiglio Carlo Cottarelli.

Fonti vicine al Presidente fanno sapere che il capo dello Stato apprezza la nuova squadra di governo suggeritagli dal leader del Movimento 5 Stelle e questa volta non metterà veti alla proposta di un governo Conte bis. Per Di Maio sarebbe un bel successo in quanto frenerebbe la spinta propulsiva di Salvini che punta, forte dei sondaggi, a indebolire l'alleato grillino per costruire in autunno a un governo del centrodestra a trazione leghista o a uno stesso governo giallo-verde, ma da una posizione di netto vantaggio.

Salvini: 'Vedremo'

Il leader del Carroccio, però, non cede e mantiene la linea dettata oggi: "Se mi tirano via anche un solo uomo di quella squadra di governo, il governo non ha senso che esista [...] Se qualcuno per i motivi più bizzarri non va bene all'Europa, a Berlino, ai mercati, alla Merkel e alle banche, cosa possiamo farci?".

Anche se nelle scorse ore un piccolo spiraglio Matteo Salvini l'ha aperto: "Vedremo nelle prossime ore, per carità. Ci ragioniamo, valuteremo". Intanto Mattarella non cercherà di insediare subito il governo Cottarelli rispettando i tempi istituzionali e lasciando aperta ogni possibilità in modo da risolvere questa crisi di governo che dura ormai da 87 giorni.

Italia sempre più povera

La situazione infatti sta diventando critica. L'economia italiana sta registrando rallentamenti tanto che la prestigiosa agenzia Moody's ha comunicato di star monitorando ben 12 banche italiane (UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Cdp, Mediobanca, Bnl, Fca Bank, Credito Emiliano, Credit Agricole-Cariparma, Cassa Centrale Raiffeisen, Invitalia e, infine, la Banca del Mezzogiorno) per fronteggiare un possibile "downgrade".

Lo spread, infatti, ha toccato quota 303 (il valore minimo è stato oggi di 252) per poi abbassarsi a 275 in seguito alla notizia di un possibile ritorno del governo Conte o della possibilità di un, seppur traballante, esecutivo Cottarelli. Segnale, questo, che la stabilità spinge in avanti l'economia, mentre l'incertezza Politica la affossa.