Si è svolto ieri a Palazzo Marino a Milano l'incontro fra l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano e l'attuale primo cittadino di Milano Beppe Sala. Palazzo che è stata subito riempito, tanto da far attendere centinaia di persone il sindaco all'esterno. Si commuove durante il comizio al grido di Bella Ciao da parte dei presenti e si difende: “Le accuse contro di me sono assurde”.

Beppe Sala: 'Mimmo, Milano è con te'

Una sala strapiena e duecento persone all'esterno nella speranza di poterlo incontrare. Questo il risultato dell'incontro organizzato dal gruppo consiliare di 'Milano in Comune' fra l'ex primo cittadino calabrese Domenico Lucano e l'attuale sindaco di Milano Beppe Sala il quale, già nei giorni scorsi, si era detto desideroso di questo incontro. Sala si è infatti detto molto contento di ricevere nella sua città un uomo che, a suo dire, ha fatto tante belle cose e al quale bisogna dare una mano e ascoltarlo. Successivamente, dopo aver ascoltato privatamente la storia dell'ex sindaco calabrese, ha aggiunto: "Aspettiamo a giudicare".

Una grande solidarietà, quindi, verso il sindaco accusato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, tanto da affermare che al suo posto avrebbe fatto le stesse cose. "La sua storia insegna molto", ha infatti affermato. Lucano, dal canto suo, ha molto gradito l'accoglienza ricevuta dicendosi meravigliato di una così calda reazione da parte di una grande città come Milano.

Lo 'show' di Mimmo Lucano

La conferenza del sindaco dell'accoglienza è stata più volte interrotta da standing ovation dei partecipanti e intonazioni di inni come "Bella Ciao", "Riace non si arresta" e "Ora e sempre Resistenza". Inni che ad un certo punto hanno anche fatto commuovere Lucano. "Non era nei miei obiettivi diventare così famoso, improvvisamente", ha affermato.

Popolarità che, secondo lui, è da attribuire ad una "fame di umanità". Queste, infatti, le sue parole al riguardo: "Noi tutti vogliamo il rispetto dei diritti umani. Non c'è niente di sconvolgente nell'avere il desiderio di aiutare le persone al di là delle razze e delle provenienze. Ogni essere umano è un panorama che non ha uguali. Vorrei una società dove nessuno si può dire autoctono". Emblematiche le sue parole quando ha fatto cenno alla propria vicenda giudiziaria: "È stato meglio accogliere, aver salvato anche solo una persona ed essere stato arrestato che essersi comportato come questo governo o il governo precedente". Riferendosi alla società attuale, poi, ha lanciato un'allarme preoccupante: "C'è una sindrome da fastidio degli esseri umani, è la fine della società".

Tornando infine a parlare del modello Riace lo ha definito come un incontro di disperati con altri disperati dal quale però è venuta fuori una storia meravigliosa di riscatto sociale, economico, ma sopratutto umano. Queste le motivazioni, secondo lui, per cui il modello Riace è oggi una minaccia: è possibile ovunque.

Sindaci lasciati soli nell'accoglienza

Il sindaco di Milano ha approfittato della conferenza per cercare di lanciare un messaggio: i sindaci sono lasciati soli nella gestione dell'accoglienza ai migranti. Sul tema ha infatti affermato: "I sindaci fanno la loro parte, a Milano la nostra regola è quella di accogliere e in questo noi sindaci siamo soli", ribadendo anche che i 35 euro, stanziati dal governo per ogni migrante, non servono solo per il loro sostentamento, ma anche per la loro integrazione e il lavoro.

Parole dure verso il governo arrivano anche da Basilio Rizzo di 'Milano in comune' che si scaglia prima contro precarizzazione del mondo del lavoro di oggi e poi in difesa dei diritti di convivenza civile, umanità e rispetto reciproco, anche verso i migranti, principi che, a suo dire, ha applicato alla perfezione Mimmo Lucano nel modello Riace.