"Il Governo non è assolutamente a rischio, manterrà uno per uno tutti gli impegni presi con gli Italiani, punto". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato un altro successo ottenuto dalla Lega. Il Senato, infatti, ha approvato il cosiddetto decreto sicurezza e immigrazione con 163 voti favorevoli e 59 contrari.

Cinque senatori del M5S segnalati al collegio dei probiviri

Come riportato dal quotidiano La Repubblica, però, non tutti si sono dimostrati favorevoli al Decreto più volte sbandierato dalla Lega. Difatti, in cinque non hanno preso parte al voto, tre di loro facendo anche dichiarazioni in aula, nonostante continuino a sostenere il governo: si tratta dei senatori del Movimento 5 Stelle Gregorio De Falco, Paola Nugnes ed Elena Fattori che sono stati segnalati dal capogruppo Stefano Puntuanelli al collegio dei probiviri del Movimento.

Alle votazioni, inoltre, non ha partecipato Forza Italia, mentre il capogruppo Dem Andrea Marcucci ha attaccato duramente il decreto sicurezza: "Questo provvedimento è una presa in giro per tutta la comunità nazionale.

Decreto Salvini più clandestini", ha detto il deputato.

Ecco cosa prevede il Dl sicurezza

Come riportato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, il decreto sicurezza e immigrazione prevede l'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e l'introduzione di cinque tipi di permessi: per protezione sociale, per calamità, per cure mediche, per atti di particolare valore civile e per casi speciali. L'articolo 7 del decreto, invece, disciplina l'ampliamento dei reati che, in caso di condanna definitiva, comportano la revoca della protezione internazionale per i rifugiati.

Inoltre, nel Dl lanciato da Salvini, anche la revoca della protezione umanitaria ai profughi che rientrano nel paese di origine oltre al superamento dell'accoglienza tramite Sprar.

L'articolo 14, invece, prevede la revoca della cittadinanza italiana per reati a scopi terroristici o eversivi. Inoltre, il decreto sicurezza introduce l'obbligo della conoscenza della lingua italiana per la richiesta della cittadinanza. Per contrastare i reati di stalking e maltrattamenti, invece, è previsto l'allontanamento dalla casa familiare e l'uso del braccialetto elettronico. Il decreto dà spazio anche a misure come l'introduzione di armi ad impulsi elettronici (Taser), l'estensione del daspo urbano contro la violenza negli stadi e la possibilità di rivendere i beni immobili sequestrati alla malavita organizzata anche ai privati. La votazione alla Camera è prevista per il 22 novembre.